Il Correttivo al Codice dei contratti piace alle professioni tecniche
Architetti, Ingegneri e Geologi plaudono l’approvazione del correttivo al Codice dei contratti che promuoverebbe l’eccellenza progettuale
Le criticità del correttivo
Passando, invece, alle criticità, ciò che preoccupa le 3 professioni è una delle modifiche all’art. 126 (Penali e premi di accelerazione) del Codice ed, in particolare, l’inserimento del comma 2-bis che dispone: “Le stazioni appaltanti possono prevedere nel bando o nell’avviso di indizione della gara il riconoscimento di premialità anche in caso di appalti di servizi e forniture, ove compatibile con l’oggetto dell’appalto. In tal caso, la stazione appaltante determina, in modo chiaro e inequivoco, i casi in cui sia riconosciuto il premio di accelerazione e ne determina l’ammontare in conformità con i criteri di cui al comma 2”.
Una disposizione che, secondo Architetti, Ingegneri e Geometri, “talvolta porta a esecuzioni affrettate di singole lavorazioni o dell’intero appalto”.
Altro nodo riguarda l’auspicata stretta all’applicazione del subappalto a cascata che non viene trattata all’interno del correttivo oltre che il “mancato accoglimento delle proposte per rendere i concorsi di progettazione in due fasi quale strumento d’eccellenza per promuovere una valutazione più approfondita e ponderata delle proposte progettuali”.
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