Correttivo al Codice dei contratti: vera evoluzione o manutenzione ordinaria?

La pubblicazione del D.Lgs. n. 209/2024 di modifica del D.Lgs. n. 36/2023 rappresenta una nuova rivoluzione normativa oppure una semplice manutenzione del “Codice dei contratti”?

di Redazione tecnica - 25/03/2025

Quanto ha inciso il D.Lgs. n. 209/2024 di modifica del D.Lgs. n. 36/2023 sulla riforma della normativa per gli appalti pubblici? Si tratta di un intervento di rilievo sistemico oppure di una serie di aggiustamenti tecnici e manutentivi? Ma, soprattutto, questo correttivo segna un punto di svolta nel metodo di produzione normativa o rappresenta l’ennesima occasione persa?

Il correttivo al Codice dei contratti

Domande che si è posto tutto il comparto a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del primo vero e proprio correttivo al Codice dei contratti voluto dal Governo e concesso dalla Legge delega n. 78/2022. Domande che vanno unite allo shock subito dagli operatori a seguito di una “corposa” modifica normativa entrata in vigore a gamba tesa senza concedere alcun transitorio (come avvenuto, invece, per l’efficacia del D.Lgs. n. 36/2023).

In definitiva, a seguito del correttivo, quale direzione ha preso la regolazione della contrattualistica pubblica? Ha risposto, con grande lucidità Claudio Contessa, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, in un saggio pubblicato sul sito della Giustizia Amministrativa, dal titolo “Il Decreto correttivo al Codice dei contratti fra (parziali) innovazioni e aspetti di continuità”.

Un contributo prezioso che, con taglio analitico ma accessibile, ricostruisce genesi, contenuti e implicazioni del D.Lgs. n. 209/2024, restituendone una lettura chiara anche per chi è immerso nella pratica quotidiana e deve fare i conti con i riflessi operativi delle riforme.

© Riproduzione riservata