Crediti incagliati: le proposte degli esodati del Superbonus
Audizione dell'Associazione in Commissione Finanze. Presentate e discusse 12 proposte volte a risolvere le criticità legate al blocco dei crediti fiscali
di
Redazione tecnica -
19/01/2024
Slittamento dei termini: come e per chi
L’associazione propone alcune deroghe per i seguenti soggetti:
- contribuenti che hanno sostenuto le spese nell’anno 2022, e non sono riusciti a cedere il credito, e che hanno perso l’annualità 2023. Relativamente alle spese sostenute nel 2022, sarebbe auspicabile differire il termine per l’esercizio dell’opzione di cui all’art. 121 comma 1 e il relativo termine di utilizzo del credito d’imposta, prevedendo che la quota di credito non fruita nell’anno possa essere utilizzata negli anni successivi;
- condomini e gli altri soggetti di cui all'art. 119 comma 9, che potevano sostenere le spese al 110% fino al 31 dicembre 2023, per i quali si chiede in via principale che il beneficio fiscale sia confermato nella misura del 110% entro il 30 giugno 2024 con la condizione di aver realizzato al 31 dicembre almeno il 30% dell'intervento complessivo. In via subordinata si chiede la possibilità di rateizzare il 30% delle spese ammissibili al bonus non coperte dallo sconto in fattura del 70% sul corrispettivo dovuto per la realizzazione degli interventi agevolati dal Superbonus. Su questo si suggerisce l’intervento di CDP o SACE nel meccanismo finanziario del Superbonus aprirebbe nuove prospettive. Come si legge nel documento, "L’idea che questi enti possano fornire un finanziamento alle imprese per coprire il 30% residuo del Superbonus, faciliterebbe notevolmente la gestione dei costi e la prosecuzione dei lavori. Le imprese, a loro volta, potrebbero concedere ai committenti una rateizzazione del pagamento, allineata con il finanziamento ricevuto, alleggerendo così il carico finanziario immediato sui proprietari degli immobili". Inoltre, si dovrebbe chiarire che le unifamiliari che non hanno terminato i lavori al 31 dicembre 2023 possano continuare i lavori con i bonus minori (bonus casa, sisma bonus, ecobonus) mantenendo la validità della CILAS presentata per il Superbonus come titolo abilitativo.
- cittadini che hanno acquistato immobili e hanno usufruito dei benefici prima casa e che hanno lavori in corso di efficientamento energetico e/o miglioramento sismico per i quali va prevista una proroga di ulteriori sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori o sei mesi dalla scadenza del titolo edilizio.
- tutti i beneficiari che abbiano sostenuto le spese al 31 dicembre 2023 per i quali si chiede uno slittamento del termine per inviare ad AdE la comunicazione dell’esercizio dell’opzione di cessione del credito, attualmente prevista per il 16/03/2024, al 16/11/2024, per non perdere irrimediabilmente la prima annualità; questo perché che i termini di istruttoria dei pochi istituti ancora attivi nella circolazione del credito sono spesso lunghi e il rischi di non riuscire a cedere entro il 16 marzo sono molto elevati.
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