Dal BIM al GID: la transizione digitale dopo il Correttivo al Codice Appalti
Cosa cambia per la transizione digitale della Pubblica Amministrazione dopo il D.Lgs. n. 209/2024 correttivo del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)
Cosa deve fare la P.A.
L’art. 1, comma 2, dell’Allegato I.9, definisce le attività propedeutiche della P.A. per l’integrazione nei propri processi dei metodi e degli strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni. Nel dettaglio, la P.A. deve:
- definire e attuare un piano di formazione specifica del personale, secondo i diversi ruoli ricoperti, con particolare riferimento ai metodi e agli strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni, anche per assicurare che il personale preposto alla gestione finanziaria ed alle attività amministrative e tecniche consegua adeguata formazione e requisiti di professionalità ed esperienza in riferimento altresì ai profili di responsabilità relativi alla gestione informativa digitale;
- definire e attuare un piano di acquisizione, gestione e manutenzione degli strumenti hardware e software di gestione informativa digitale dei processi decisionali;
- redigere e adottare un atto di organizzazione per la formale e analitica esplicazione dei ruoli, delle responsabilità, dei processi decisionali e gestionali, dei flussi informativi, degli standard e dei requisiti, volto a ottimizzare il sistema organizzativo ai fini dell'adozione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per tutte le fasi, dalla programmazione all'esecuzione, dei contratti pubblici oltre che per la gestione del ciclo di vita delle opere immobiliari ed infrastrutturali. Tale atto di organizzazione è integrato con gli eventuali sistemi di gestione e di qualità della stazione appaltante o dell'ente concedente.
All’interno di questo processo di trasformazione, la norma UNI EN ISO 19650 (normativa tecnica sovranazionale e internazionale) e la norma UNI 11337-7 (normativa tecnica nazionale) definiscono gli standard tecnici da applicare.
Nel caso della gestione informativa digitale, la piattaforma dove operare si chiama “Ambiente di Condivisione Dati” (ACDat), mediante il quale è possibile raccogliere e condividere dati secondo modelli informativi ed elaborati digitali, garantendo al contempo la sicurezza per l’accesso e la tracciabilità.
Le figure chiave e responsabili della gestione informativa della P.A. sono:
- il CDE Manager (Gestore dell’ACDat o Ambiente di Condivisione Dati);
- il BIM Manager (Gestore dei processi digitali);
- il BIM Coordinator (Coordinatore dei flussi informativi).
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