Dal BIM al GID: la transizione digitale dopo il Correttivo al Codice Appalti

Cosa cambia per la transizione digitale della Pubblica Amministrazione dopo il D.Lgs. n. 209/2024 correttivo del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)

di Redazione tecnica - 25/01/2025

Le specifiche tecniche

Il citato Allegato I.9 fornisce specifiche dettagliate sull'adozione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale. Ecco i punti principali:

  1. Scopo e Applicazione: Definisce le modalità di utilizzo del BIM per ogni procedimento tecnico-amministrativo, dalla programmazione alla dismissione delle opere. L'adozione del BIM è un criterio premiante nella qualificazione delle stazioni appaltanti.
  2. Preparazione delle Stazioni Appaltanti:
    • Formazione del personale: Le stazioni appaltanti devono attuare piani di formazione per il personale, garantendo competenze specifiche nel BIM.
    • Acquisizione di strumenti: Devono dotarsi di hardware e software adeguati per la gestione informativa digitale.
    • Organizzazione interna: È necessario redigere atti di organizzazione che definiscano ruoli, responsabilità, flussi informativi e standard.
  3. Nomina di figure chiave:
    • Gestore dell'ambiente di condivisione dei dati.
    • Gestore dei processi digitali.
    • Coordinatore dei flussi informativi.

Questi ruoli sono fondamentali per garantire un'implementazione efficace e il coordinamento delle attività.

  1. Ambiente di condivisione dati:
    • Le stazioni appaltanti devono adottare un ambiente digitale che garantisce l'interoperabilità e la sicurezza dei dati.
    • I dati devono essere organizzati in formati aperti e non proprietari, rispettando norme tecniche europee e internazionali (es. UNI EN ISO 19650).
  2. Capitolato informativo e gestione dei flussi informativi:
    • La documentazione di gara deve includere un capitolato informativo con requisiti dettagliati.
    • I concorrenti devono presentare un'offerta di gestione informativa che risponda a tali requisiti.
  3. Ciclo di vita dell'opera:
    • Durante l'esecuzione dei lavori, il piano di gestione informativa deve essere aggiornato.
    • Per il collaudo finale, è obbligatorio consegnare modelli informativi aggiornati e verificati.
  4. Norme di riferimento:
    • Le norme UNI EN ISO 19650 e UNI 11337 sono centrali per garantire uniformità nell'applicazione del BIM.
    • In assenza di tali norme, si possono adottare specifiche tecniche nazionali o internazionali riconosciute.
  5. Innovazioni tecnologiche:
    • L'Allegato incoraggia l'uso di soluzioni avanzate come realtà aumentata e immersive, strumenti per la sicurezza nei cantieri e monitoraggio digitale dei materiali.
  6. Espressione della trasformazione digitale:
    • La trasformazione digitale si concretizza sia attraverso l'e-procurement, ossia il "ciclo di vita digitalizzato del contratto pubblico", sia mediante la "gestione informativa digitale" (GID), applicata alle fasi di programmazione, progettazione, realizzazione e gestione tecnica delle opere.
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