Dal Salva Casa al Salva Milano: ecco l’emendamento per l’edilizia sostitutiva

La rigenerazione urbana attraverso l’edilizia sostitutiva: nel ddl di conversione del D.L. n. 69/2024 una modifica alla SCIA alternativa al permesso di costruire

di Redazione tecnica - 16/07/2024

L’emendamento al Salva Casa

Al fine di risolvere questo “dubbio normativo” che sta coinvolgendo i tribunali e sconvolgendo l’attività edilizia di molti paesi, è stato proposto un emendamento mediante il quale:

  • all’art. 23, comma 1, lett. b), del TUE, sono abrogate le seguenti parole: “in mancanza si prescinde dall'atto di ricognizione, purché il progetto di costruzione venga accompagnato da apposita relazione tecnica nella quale venga asseverata l'esistenza di piani attuativi con le caratteristiche sopra menzionate” che sono sostituite dalle seguenti: “in difetto, è sempre possibile la legittima realizzazione degli interventi di cui alla presente lettera, di quelli di cui alla successiva lett. c), nonché degli interventi previsti dall’art. 3 lett. d) anche tramite accorpamento di volumetrie ubicate su aree di sedime diverse, già realizzati o in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della presente legge, tramite  richiesta di permesso di costruire, da presentarsi entro il termine di 180 giorni, che dovrà essere rilasciato previa corresponsione degli oneri per legge dovuti”;
  • all’art. 3, comma 1, lett. d), terzo periodo, del TUE, dopo la parola “sedime” sono aggiunte le seguenti: “purché nel medesimo lotto”;
  • all’art. 3, comma 1, lett. d), del TUE, è aggiunto, alla fine, il seguente periodo: “L’art. 41-quinquies (della Legge n. 1150/1942, n.d.r.) è interpretato nel senso che esso si applica agli interventi di nuova costruzione e non si applica agli interventi di cui alla presente lettera”;
  • all’art. 41-quinquies della Legge n. 1150/1942, è aggiunto alla fine il seguente periodo:
    “Possono essere altresì realizzati con interventi diretti ove il titolo edilizio attesti la sussistenza delle urbanizzazioni primarie e con atto d’obbligo sia sottoscritto l’impegno a realizzare quota parte delle urbanizzazioni secondarie, ai sensi dell’art. 16, commi 2 e 2 bis, del D.P.R. 6 giugno 2001, n.380”.

Nei prossimi giorni si conoscerà probabilmente la versione definitiva del Decreto Salva Casa e la prossima versione del Testo Unico Edilizia.

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