Decreto PNRR e legge quadro sulla Ricostruzione: interviene ANAC
Le audizioni del presidente Giuseppe Busìa alla Camera: innovazione, trasparenza e digitalizzazione rappresentano le chiavi del cambiamento
Un approccio innovativo e pragmatico, basato su trasparenza, digitalizzazione e partecipazione attiva. Sono questi i punti che accomunano gli interventi del presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa, in audizione presso le commissioni Bilancio e Ambiente della Camera dei deputati, in riferimento a due provvedimenti cruciali quali il Decreto PNRR e la Legge Quadro sulla Ricostruzione post calamità.
Decreto PNRR: la deroga non può essere la regola
In riferimento al Decreto PNRR, Busìa ha sottolineato come si preveda l’intervento commissariale su tre progetti strategici:
- degrado sociale e disagio giovanile;
- impianti di desalinizzazione in Sicilia;
- funivia di Savona.
In tutti e tre i casi si prevede che il commissario operi in deroga alle disposizioni ordinarie, ognuno con regole parzialmente differenti e non sempre definite nei loro contenuti. Per Busìa bisognerebbe evitare che le deroghe si trasformino in automatismi obbligatori, consentendo ai Commissari di scegliere le procedure ordinarie laddove più efficienti, superando l’idea di deroghe come unica via possibile.
Digitalizzazione come leva strategica
Elemento chiave per l’efficacia dei provvedimenti è senza dubbio la digitalizzazione, perr rendere più trasparente, tracciabile e veloce l’uso delle risorse pubbliche.
Sul punto ANAC ha proposto l’obbligatorietà delle piattaforme digitali per:
- monitorare i flussi finanziari in tempo reale;
- aumentare la concorrenza nei processi di gara;
- ridurre i tempi e le complessità burocratiche.
Le proposte di ANAC
In generale, sul decreto PNRR l’Autorità richiede:
- deroghe come facoltà, non obbligo, con una flessibilità normativa utile ad adottare la procedura più efficiente;
- definizione chiara delle deroghe, evitando interpretazioni ambigue o eccessive semplificazioni;
- obbligo di digitalizzazione delle procedure;
- rafforzamento della trasparenza con l’utilizzo della Banca Dati ANAC. Una risorsa cruciale per vigilare sull’uso delle risorse pubbliche;
- rafforzamento della vigilanza collaborativa, attraverso un dialogo costante tra ANAC e le amministrazioni.
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