Decreto PNRR e legge quadro sulla Ricostruzione: interviene ANAC
Le audizioni del presidente Giuseppe Busìa alla Camera: innovazione, trasparenza e digitalizzazione rappresentano le chiavi del cambiamento
Legge quadro sulla ricostruzione: sette punti per il cambiamento
Nell’ambito delle audizioni sul DDL 1294, Busìa ha affermato che esistono dei margini di miglioramento, per una legge Quadro sulla ricostruzione rappresenta un’opportunità unica per rigenerare i territori colpiti da calamità.
Per il Presidente dell’ANAC non bisogna limitarsi a una ricostruzione "del passato”, ma è necessario invece dare una spinta per l'innovazione e per accrescere l’attrattività dei territori.
La proposta è quella di adottare un approccio innovativo che migliori le infrastrutture e rafforzi le competenze tecniche delle stazioni appaltanti.
Tre in particolare i pilastri per la ricostruzione:
- innovazione, puntando su soluzioni moderne che aumentino l’attrattività dei territori;
- specializzazione delle competenze, ad esempio all’interno delle centrali di committenza;
- trasparenza e partecipazione, coinvolgendo la cittadinanza nei processi decisionali per rafforzare la fiducia pubblica.
Da qui le proposte di ANAC, sintetizzate da Busìa in 7 punti:
- digitalizzazione obbligatoria: ogni processo deve avvalersi di strumenti digitali per garantire trasparenza;
- vigilanza collaborativa, per ridurre i contenziosi legali e accelerare l’esecuzione dei progetti;
- introduzione di un meccanismo di controllo parlamentare per proroghe emergenziali oltre i cinque anni;
- deroghe facoltative: dare flessibilità normativa alle amministrazioni senza obbligarle a percorsi derogatori;
- chiarezza normativa, con definizioni precise per evitare incertezze che possano ostacolare i progetti;
- ricorso al DURC di congruità, per verificare che quanto stimato per la manodopera sia coerente con i lavori da realizzare;
- responsabilità solidale nei subappalti, rafforzando i controlli con misure di revoca dei contributi in caso di violazioni.
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