Decreto Salva Casa: i 3 livelli di non conformità edilizia

Tolleranze, vetrate, tende, verande, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne: tutto quello che c’è da sapere sul Decreto Salva Casa

27/05/2024

Arriverà oggi o comunque questa settimana la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2024 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” (Decreto Salva Casa) all’interno del quale, in attesa di una riforma complessiva, sono previste misure che apportano significative modifiche al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

Decreto Salva Casa: non chiamatelo condono edilizio

Benché siano in molti a parlare di “condono edilizio”, le nuove norme attuano una rivisitazione delle norme edilizie improntate sulla necessaria (oltre che tanto attesa) classificazione delle difformità edilizie ed intervengono sulle casistiche di minore gravità ovvero:

  • ampliando la casistica degli interventi di edilizia libera;
  • modificando le tolleranze costruttive/esecutive;
  • consentendo una semplificazione nella sanatoria delle parziali difformità;
  • modificando la definizione di stato legittimo (in alcuni casi con delle novità rilevanti);
  • apportando alcune modifiche al cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante (e su cui dovremo ancora confrontarci).

È chiaro che si dovrà attendere la versione definitiva di questo Decreto Legge i cui contenuti non saranno certamente molto differenti rispetto alla bozza approvata dal Consiglio dei Ministri e sulla quale abbiamo già pubblicato i seguenti approfondimenti:

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