Decreto Salva Casa: ANCE sul cambio di destinazione d'uso

Audizione dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili nell'ambito dei lavori per la conversione in legge del D.L. n. 69/2024. Ecco tutte le osservazioni

di Redazione tecnica - 17/06/2024

Il Decreto Salva Casa rappresenta un intervento di buonsenso per la risoluzione delle questioni attinenti alle piccole difformità che rischierebbero di bloccare le operazioni di adeguamento del patrimonio necessarie anche alla stessa attuazione della Direttiva Green, fermo restando che si continua ad utilizzare lo strumento della decretazione d’urgenza, quando sarebbe necessaria una revisone complessiva e organica del Testo Unico Edillizia.

Oltre il Testo Unico Edilizia: l'audizione ANCE sul Decreto Salva Casa

Sono queste le premesse di ANCE in audizione in Commissione Ambiente e Territorio della Camera sul Decreto Salva Casa e sulle possibili modiche da apportare al provvedimento in sede di conversione in legge del D.L. n. 69/2024.

Come ha sottolineato il vicepresidente dell’Associazione Stefano Betti, per la prima volta, con il DL. n. 69/2024, si cerca di mettere a sistema le diverse problematiche riscontrate nel tempo e che in passato hanno trovato delle soluzioni “straordinarie” (es. CILAS Superbonus), anche se manca ancora quel passo fondamentale che porti allo scardinamento di tutti quei meccanismi normativi che impediscono di fatto l’attuazione degli interventi di trasformazione urbana, primo fra tutti il DM n. 1444/1968, sino ad arrivare ad una riforma dei principi su cui si regge la legge urbanistica ferma al 1942 e alla definizione di una legge sulla rigenerazione urbana e alla riattualizzazione del decreto del 1975 sui requisiti igienico-sanitari per garantire che le norme possano adattarsi meglio alle nuove esigenze e all'evoluzione dei contesti abitativi. “C’è bisogno di una presa di responsabilità da parte di tutti ed in primis delle istituzioni nazionali affinché vengano colmate con urgenza le lacune normative che, soprattutto dal punto di vista urbanistico-edilizio impediscono il cambiamento e mostrano attualmente una fortissima inadeguatezza. Alla necessità di arrivare ad una visione più integrata della materia urbanistica ed edilizia si affianca il tema della certezza delle regole che qualsiasi riforma deve essere in grado di garantire”.

Non è mancato anche il riferimento al Piano Casa: “Nell’ambito delle azioni sulle quali auspichiamo un intervento vi è, inoltre, il tema casa nei suoi aspetti più complessivi come risposta al fabbisogno abitativo. Se l’obiettivo prioritario deve essere quello di favorire l’accesso alla casa a condizioni sostenibili, servono politiche di sostegno dell’abitare integrate con quelle di rinnovo urbano inteso come sostegno alla qualità dell’abitato. Per fare questo servono strumenti condivisi, di cui questo Decreto Legge rappresenta una prima parte”. Sotto questo profilo è particolarmente importante il ruolo che oggi assume il cambio della destinazione d’uso nelle politiche urbane.

Vediamo nel dettaglio le proposte e osservazioni dell'Associazione.

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati