Decreto Salva Casa: ANCE sul cambio di destinazione d'uso

Audizione dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili nell'ambito dei lavori per la conversione in legge del D.L. n. 69/2024. Ecco tutte le osservazioni

di Redazione tecnica - 17/06/2024

Le ulteriori proposte su Decreto Salva Casa

Tra le altre disposizioni sulle quali si auspica un maggior intervento, ANCE evidenzia:

  • le varianti ante 1977: è necessario salvaguardare queste situazioni dato che prima del 1977 non era disciplinata l’ipotesi della parziale difformità e delle varianti in corso d’opera. Il progettista incaricato utilizzava tecniche di rappresentazione grafica manuale, con tutte le approssimazioni del caso, compresa la sintesi tra le componenti del progetto limitandosi ad esempio ad indicare un “piano tipo” da considerare valido anche per gli altri livelli previsti e il tecnico comunale incaricato del sopralluogo per il rilascio dell’agibilità riportava graficamente le eventuali difformità direttamente sul progetto depositato in Comune, ritenendole non rilevanti rispetto ai requisiti edilizi ed igienico sanitari al tempo vigenti. Ferma restando l’esigenza di contrastare l’abusivismo edilizio, vi è quindi la necessità di fornire una risposta semplice ed efficiente a queste casistiche di difformità che, in considerazione delle loro caratteristiche e del tempo trascorso, richiedono di essere valutate diversamente rispetto all’attuale quadro normativo;
  • lo stato legittimo: è necessari chiarire maggiormente nella presentazione dei titoli abilitativi riguardanti gli interventi sulle parti comuni di edifici condominiali, che le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili e i relativi accertamenti dello Sportello unico per l’edilizia, sono riferiti esclusivamente alle parti degli edifici interessate dai medesimi interventi, rimanendo impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità delle restanti parti dei medesimi edifici;
  • tolleranze: si condividono gli aumenti percentuali, ma si ritiene necessario eliminare il limite temporale introdotto al fine di riportare le tolleranze alla loro finalità di errori costruttivi ed estenderne l’applicazione alle difformità minori dove è certo il legittimo affidamento dei privati;
  • nuovo accertamento di conformità per le parziali difformità: vanno chiariti maggiormente alcuni aspetti applicativi in rapporto anche alla relativa applicazione agli immobili vincolati;
  • destinazione proventi delle sanzioni: accanto alla possibilità di destinare una quota pari ad un terzo delle entrate derivanti dall’applicazione di alcune delle nuove norme sia alla demolizione di opere abusive che alla realizzazione di interventi di rigenerazione urbana in generale, per ANCE è opportuno che tali proventi siano anche messi a disposizione dei Comuni per la riduzione dei fenomeni di disagio abitativo.
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