Decreto Superbonus 2024: l'audizione del Fisco
Il direttore dell'Agenzia delle Entrate ripercorre le novità introdotte dal D.L. n. 39/2024 e fornisce alcuni numeri sulle frodi legate ai bonus edilizi
Cessione dei crediti ACE: presidi antifrode
Sull’articolo 5 del decreto Agevolazioni che introduce alcuni presidi, aventi finalità antifrode, in materia di ACE (aiuto alla crescita economica), spiega il direttore del Fisco che esso modifica il comma 6 dell'articolo 19 del Decreto Sostegni-bis.
La norma disponeva che il credito d’imposta ACE – in alternativa alla possibilità di utilizzo in compensazione oppure alla possibilità di essere chiesto a rimborso – potesse essere ceduto, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, e usufruito dal cessionario con le stesse modalità previste per il soggetto cedente. In tema di responsabilità del cessionario del credito, quest’ultimo rispondeva solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito ricevuto.
Adesso l’articolo 5, comma 1:
- limita la facoltà di cedere il credito, escludendo la possibilità per il primo cessionario di effettuare ulteriori cessioni a terzi (lettera a);
- modifica il regime di responsabilità dei soggetti cessionari dei crediti ACE (lettera b);
- estende, inoltre, alle cessioni dei crediti d’imposta ACE l’applicazione delle misure antifrode recate, in materia di cessioni dei crediti da bonus edilizi, dall’articolo 122-bis del decreto Rilancio
Con una norma di chiusura, infine, l’articolo 5, comma 2, prevede che i crediti d’imposta già oggetto di cessione alla data di entrata in vigore del decreto possono essere ceduti solo un’altra volta.
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