Decreto taglia cessioni e Superbonus, critiche e proposte dei Commercialisti
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sulla critica preconcetta contro lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta
Il blocco della cessione per gli Enti del terzo settore e le CILAS dormienti
Relativamente al blocco delle opzioni alternative per gli enti del terzo settore, i commercialisti confermano che in questo modo significa escludere onlus, AdV e ApS dal superbonus proprio nel momento in cui le imprese di costruzione avrebbero potuti dare maggiore attenzione a questi soggetti (a dire il vero solo per il 2024 visti che le opzioni alternative durano fino al 31/12/2024, n.d.r.).
Relativamente all’art. 1, comma 5, del D.L. n. 39/2024 che, di fatto, mette fuori gioco le CILAS dormienti, i commercialisti non oppongono obiezioni di principio su questa scelta ma rilevano “l’inadeguatezza della norma, per come è stata concepita e formulata, a tutelare il legittimo affidamento dei contribuenti che, alla data di pubblicazione del decreto-legge in Gazzetta Ufficiale, avevano già assunto impegni vincolanti sottoscrivendo contratti di appalto con imprese e contratti d’opera con studi tecnici professionali, laddove addirittura non avevano già anche avviato, o perfino ultimato, i lavori, senza però aver ancora ricevuto o pagato fatture. Ferma restando quindi la norma sulle c.d. “CILA-S dormienti”, si ritiene necessario che venga emendata per giungere a formulazioni che, senza nulla togliere all’efficacia della norma medesima rispetto agli obiettivi che si prefigge, tutelino adeguatamente le famiglie e le imprese che si ritrovano nelle predette condizioni”.
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