Decreto taglia cessioni e Superbonus, critiche e proposte dei Commercialisti
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sulla critica preconcetta contro lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta
Ulteriore rateizzazione dei crediti d’imposta
I commercialisti propongono l’inserimento del nuovo articolo 2-bis (Ulteriore rateizzazione dei crediti d’imposta) che si propone di trovare una soluzione (non definitiva ma certamente utile, n.d.r.) al problema dei crediti d’imposta incagliati.
“1. Al comma 4 dell’articolo 9 del decreto-legge n. 176 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 6 del 2023, le parole “31 marzo 2023” sono sostituite con le seguenti “4 aprile 2024””.
“L’emendamento - affermano i commercialisti - estende dal 31 marzo 2023 al 4 aprile 2024 il termine finale entro il quale devono essere state inviate le Comunicazioni di opzione di sconto o cessione ex articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, relative a detrazioni Superbonus fruibili in 4 anni ovvero a detrazioni Sismabonus o bonus barriere architettoniche fruibili in 5 anni, perché sia possibile per il fornitore o il cessionario optare per la rateizzazione in 10 anni degli importi delle singole rate annuali che non vengono utilizzati nell’anno di competenza finanziaria. In pratica, la norma estende alle opzioni esercitate sulle spese detraibili sostenute nel 2023 la facoltà di “ulteriore rateizzazione” che l’articolo 9, comma 4, del decreto-legge n. 176 del 2022 già prevede per le spese detraibili sostenute sino al 2022, al fine di aiutare i soggetti “incapienti”, che non riescono a trovare cessionari disposti ad acquisire i crediti d’imposta, a non perdere definitivamente i propri crediti d’imposta “incagliati””.
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