Demolizione abusi edilizi, il TAR sui limiti della fiscalizzazione

Abusi edilizi e fiscalizzazione: il TAR Lazio chiarisce i limiti dell'art. 34 d.P.R. 380/2001, confermando l'onere probatorio per evitare la demolizione

di Redazione tecnica - 27/01/2025

Parziali o totali difformità, variazioni essenziali, istanze di sanatoria e ordinanze di demolizione rappresentano nodi spesso intricati nella gestione degli abusi edilizi. Mentre normativa nazionale, regionale e locale si intrecciano in un marasma molto spesso dubbio anche agli addetti ai lavori, le Amministrazioni locali si trovano a fronteggiare istanze che non sempre trovano risposte univoche. Non sorprende, quindi, che per dirimere alcune controversie sia necessaria l’interpretazione della giustizia amministrativa.

Abusi edilizi, demolizione e fiscalizzazione: l’intervento del TAR

È il caso della sentenza n. 288 dell’8 gennaio 2025, con la quale il TAR Lazio ha fornito un importante chiarimento sui limiti della fiscalizzazione degli abusi edilizi e sull’onere probatorio in capo ai privati destinatari di un ordine di demolizione.

Tema di assoluta rilevanza anche in considerazione delle recenti modifiche arrivate al Testo Unico dell'Edilizia (il d.P.R. n. 380/2001) dalla Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) che ha modificato la definizione di stato legittimo.

Ricordiamo, infatti, che a seguito dell’aggiornamento del Salva Casa, allo stato legittimo dell’immobile (art. 9-bis, comma 1-bis, TUE) concorrono adesso anche le sanzioni alternative alla demolizione (anche conosciute come “fiscalizzazione dell’abuso) di cui agli articoli 33 e 34 del Testo Unico Edilizia.

L’art. 33 (Interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità) al comma 2 consente, infatti, qualora, sulla base di motivato accertamento dell'ufficio tecnico comunale, il ripristino dello stato dei luoghi non sia possibile, l’irrogazione di una sanzione alternativa alla demolizione.

Anche l’art. 34, quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, consente l’applicazione di una sanzione alternativa alla demolizione.

In entrambe i casi, dopo l’aggiornamento del Salva Casa, il pagamento delle relative sanzioni “concorre” alla definizione dello stato legittimo dell’immobile, con la conseguenza che mai come adesso questa tipologia di multe risultano essere importanti.

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