Demolizione abusi edilizi, il TAR sui limiti della fiscalizzazione

Abusi edilizi e fiscalizzazione: il TAR Lazio chiarisce i limiti dell'art. 34 d.P.R. 380/2001, confermando l'onere probatorio per evitare la demolizione

di Redazione tecnica - 27/01/2025

Il caso di specie

Il nuovo intervento del TAR Lazio viene reso a seguito del ricorso presentato da alcuni proprietari per l’annullamento di una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi di opere realizzate in assenza di titolo edilizio. I ricorrenti contestavano l’illegittimità dell’ordine, sostenendo che al momento della sua adozione fosse ancora pendente un procedimento di sanatoria e lamentando un difetto di istruttoria in relazione alla possibilità di demolire senza pregiudicare le parti legittime dell’immobile.

Le opere contestate includevano:

  • l’ampliamento di un fabbricato originariamente destinato a uso agricolo e successivamente adibito a ristorante, con un incremento di superficie utile di circa 135 mq;
  • la posa di un box e una struttura prefabbricata in ferro per uso tecnico;
  • la realizzazione di un gazebo e varie sistemazioni esterne, come piazzali e vialetti.

Secondo i ricorrenti, tali interventi dovevano rientrare nella procedura di accertamento di conformità avviata anni prima. Tuttavia, il Comune ha rigettato tale argomentazione, sottolineando che gli abusi non coincidevano con quelli oggetto dell’istanza di sanatoria e che gli stessi proprietari avevano successivamente rinunciato al procedimento, presentando una nuova domanda per il ripristino parziale dello stato dei luoghi.

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