Digitalizzazione appalti: le indicazioni di ANAC sull'e-Procurement
Dal 1° gennaio 2024 diventa pienamente operativo il sistema di digitalizzazione degli appalti pubblici. Gli attori coinvolti sono pronti a questo cambiamento epocale?
Le piattaforme certificate
Dal 1° gennaio 2024 la gestione delle gare pubbliche dovrà essere fatta utilizzando piattaforme digitali “certificate”. Nel concreto, questo significa che tutte le amministrazioni non dotate di una propria piattaforma di approvvigionamento digitale, dovranno utilizzare piattaforme “certificate” messe a disposizione da altri soggetti quali stazioni appaltanti, centrali di committenza, soggetti aggregatori, non solo per la fase di affidamento, ma anche per tutte le altre fasi del ciclo di vita dei contratti, in particolare l’esecuzione.
Le Piattaforme digitali di approvvigionamento interoperano con i servizi erogati dalla Banca Dati secondo le regole tecniche stabilite da AgID nel provvedimento “Requisiti tecnici e modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale” adottate dal nuovo Codice dei Contratti.
Le piattaforme vanno utilizzate anche per le seguenti attività:
- redazione o acquisizione degli atti relativi alle procedure di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione dei contratti;
- trasmissione dei dati e documenti alla Banca Dati Anac;
- accesso alla documentazione di gara;
- presentazione del Documento di gara unico europeo;
- presentazione delle offerte;
- apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara;
- controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione
- gestione delle garanzie.
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