DL Infrastrutture: ANAC interviene sul Ponte e sui Commissari straordinari
Audizione dell'Autorità Anticorruzione sulla conversione in legge del D.L. n. 89/2024. Perplessità su tempi e costi del progetto
Il Ponte sullo Stretto
In relazione all'art. 2, recante "Disposizioni connesse alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria", ANAC ha rimarcato l’esigenza di salvaguardare sempre e comunque l’interesse pubblico sotteso alla realizzazione di un’opera di così notevole importanza strategica e di garantire il rispetto delle necessarie misure di trasparenza e controllabilità dell’intervento infrastrutturale in ogni fase progettuale e attuativa.
I tempi di realizzazione
ANAC sottolinea come nell’originaria formulazione della norma, si indicava il 31 luglio 2024 come termine per l’approvazione del progetto esecutivo. Il Decreto, nell’attuale formulazione, all’articolo 2, comma 1, lettera a), punto 1.2), espunge dal testo l’indicazione di questo termine e introduce la possibilità che l’approvazione del progetto esecutivo avvenga “anche per fasi costruttive”.
Secondo ANAC questa scelta appare non del tutto condivisibile, anche in considerazione della circostanza che la tempistica stringente di realizzazione dell’opera è stata indicata, già in sede di conversione del decreto-legge n. 35/2023, come una delle ragioni idonee a giustificare il mancato espletamento di una nuova gara.
Inoltre, mentre il termine di approvazione finale del progetto esecutivo si riverberava sul contraente generale imponendo una tempistica puntuale e non negoziabile di conclusione delle complessive attività progettuali, ora, con l’individuazione di un termine flessibile per la fase approvativa rimessa alla Società Stretto di Messina, il contraente generale potrebbe avere, anche legittimamente e senza penalizzazioni contrattuali, la possibilità di operare nell’attività di predisposizione del progetto esecutivo (che parrebbe allo stato attuale ancora non conclusa) in un momento non predeterminato da alcuna fonte.
Alla luce di ciò, preso atto dell’impossibilità di mantenere il termine del 31 luglio 2024 di cui al decreto-legge n. 35/2023, evidentemente irrealistico allo stato attuale, ANAC suggerisce di valutare l’individuazione di una diversa data, che potrà anche essere indicata dal Governo, entro la quale possa verosimilmente intervenire l’approvazione del progetto esecutivo dell’opera in un’unica soluzione.
Viene anche auspicato l’utilizzo del BIM per l’approvazione del progetto esecutivo di un’opera di tale complessità tecnica e di così ingente valore economico, al fine di verificare puntualmente la fattibilità tecnico-economica dell’intero intervento.
Il costo complessivo dell’opera
Senza entrare nel merito del costo complessivo dell’opera, ANAC ha comunque evidenziato la necessità della massima trasparenza in ordine ai costi di realizzazione dell’intervento.
In tale ottica, si auspica che il limite massimo cui fare riferimento per la rideterminazione della spesa venga puntualmente individuato ed emerga con assoluta chiarezza da documenti pubblici ed ufficiali, al fine di assicurare ai cittadini la piena conoscenza delle risorse disponibili, del valore dell’investimento e dei costi connessi.
Risulta infatti evidente che, in assenza di adeguati presìdi di trasparenza, maggiore appare il rischio di incrementi del costo di realizzazione dell’opera non pienamente giustificati.
L’esigenza di trasparenza si pone anche in considerazione di ulteriori previsioni del DL Infrastrutture che sembrerebbero comportare un aumento della spesa., in particolare alla previsione di cui alla lettera c), punto 3) dello stesso articolo 2, comma 1, ove si prevede un incremento da cento a centocinquanta del numero delle unità di personale di cui la società concessionaria potrà avvalersi per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche e di direzioni lavori.
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