DL Infrastrutture: ANAC interviene sul Ponte e sui Commissari straordinari

Audizione dell'Autorità Anticorruzione sulla conversione in legge del D.L. n. 89/2024. Perplessità su tempi e costi del progetto

di Redazione tecnica - 10/07/2024

Il coordinamento delle attività dei Commissari straordinari

Un’ulteriore materia tra quelle disciplinate dal Decreto Infrastrutture che secondo ANAC merita attenzione è il piano di razionalizzazione delle funzioni e dei compiti attribuiti ai Commissari straordinari nominati per la realizzazione di interventi infrastrutturali, che costituisce l’oggetto dell’articolo 3.

ANAC sottolinea come, pur nel rispetto delle specificità dei singoli interventi, vadano garantiti omogenei standard di qualità e identici presìdi di legalità, in modo da superare divergenze territoriali ed eventuali svantaggi di alcuni contesti rispetto ad altri, anche in termini di maggiore esposizione e contiguità a fenomeni criminali.

Si suggerisce, in particolare, di costituire una conferenza dei Commissari straordinari agli interventi infrastrutturali, coordinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla quale partecipino in modo strutturale tutti i Commissari nominati per gli interventi infrastrutturali, con l’incentivo a condividere dati e best practices, anche sulla base delle indicazioni a tal fine dettate dalla Cabina di regia di cui all’articolo 221 del Codice dei contratti pubblici.

In secondo luogo, allo scopo di garantire uniforme impegno nel contrasto alle condotte illecite, si propone di prevedere tendenzialmente, per tutte le gestioni commissariali, un modello organizzativo mirato, rispondente ad un prototipo apposito di prevenzione della corruzione, definito da ANAC nell’ambito del Piano nazionale anticorruzione.

Inoltre si invita a valutare:

  • l’opportunità di prevedere specifici vincoli al riuso degli strumenti di gestione informatica e digitale;
  • la creazione di una piattaforma unica di monitoraggio degli andamenti degli interventi infrastrutturali, integrata con la Piattaforma unica della trasparenza costituita presso ANAC, anche nell’ottica di facilitare le attività di governo;
  • la costituzione di un elenco di fornitori con un rating specifico, vagliati in una apposita white list nazionale che ne attesti e monitori costantemente la impermeabilità al rischio di infiltrazioni mafiose.

 

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