Edilizia e Salva Casa: per Legambiente è un condono mascherato

Da Legambiente un giudizio complessivamente negativo sul Decreto Legge n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) che considera un vero e proprio condono mascherato

di Gianluca Oreto - 14/06/2024

Silenzio assenso a 270 giorni

Con il secondo emendamento, benché con il primo si chieda l’abrogazione dell’art. 36-bis del TUE, Legambiente punta a stemperare il silenzio assenso stabilito dal comma 6 del citato articolo (si consiglia a Legambiente di modificare l’emendamento scritto male perché chiede la modifica del punto 6 della lettera h) del comma 1 dell’art. 1 e non la modifica della lettera h, comma 1, art. 1. Il punto 6 della lettera h) non esiste mentre esiste il comma 6 del nuovo art. 36-bis (qualcuno più saggio del sottoscritto una volta disse che se non stai attento alla sostanza e non alla forma, sarai fottuto nella forma e nella sostanza).

Sostanzialmente questa modifica punta ad allungare i tempi del silenzio assenso sulla sanatoria semplificata delle difformità parziali che arriverebbe a 270 giorni (e non 45).

Se il Comune non dovesse rispondere entro il termine di 45 giorni alla richiesta di sanatoria dell’abuso - rileva Legambiente - questa si intenderebbe quindi accolta e “decorsi i termini…eventuali successive determinazioni del competente ufficio comunale sono inefficaci”. Ciò significa che la gran parte delle istanze saranno automaticamente accolte, considerata la materiale impossibilità degli uffici di verificare pratiche relative a permessi di costruire in tempi così ristretti. Per le suddette ragioni, pur essendo preferibile l’abrogazione del comma 6 dell’art. 36 bis, viene proposta la modifica del termine previsto, omologandolo a quelli stabiliti al punto 4 della lettera h) del comma 1 dell’art. 1, relativo all’autorizzazione paesaggistica”.

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