Efficienza energetica e sostenibilità: cosa ci dice l'indagine della Camera sugli incentivi edilizi
La Commissione Ambiente fa il punto sull'impatto degli incentivi in materia edilizia, tra obiettivi europei e un sistema di incentivi da riformare
Il ruolo del Superbonus: strumento potente, ma non sostenibile
Introdotto nel 2020, il Superbonus 110% ha rivoluzionato il settore delle agevolazioni fiscali, sia per la generosità dell’aliquota che per la possibilità di utilizzare le opzioni alternative alle detrazioni dirette, ovvero lo sconto in fattura e la cessione del credito. Tuttavia, l’assenza di pianificazione a medio-lungo termine ha trasformato quello che poteva essere un meccanismo strutturale in una misura emergenziale, con effetti inflattivi sul settore edilizio e un impatto finanziario difficile da sostenere per i conti pubblici.
Questi gli elementi chiave per comprendere la portata del Superbonus:
- ha favorito la transizione energetica, incentivando interventi di efficientamento come isolamento termico, fotovoltaico e pompe di calore, con impatti positivi su emissioni e consumi.
- gli incentivi sono stati poco inclusivi, favorendo principalmente chi aveva maggiore capacità economica e lasciando indietro le famiglie in povertà energetica.
- Mancanza di una visione di lungo periodo: il sistema di agevolazioni è stato vissuto come un insieme di misure estemporanee, anziché come un piano strutturale, ad esempio con un orizzonte temporale di dieci anni;
- Effetti economici rilevanti: il settore edilizio ha beneficiato di una forte crescita occupazionale, ma l’assenza di meccanismi di contenimento dei costi ha causato distorsioni nel mercato.
- Complessità burocratica e normativa: la frammentazione della disciplina ha generato incertezza e difficoltà di accesso, anche a causa delle continue modifiche legislative.
Secondo quanto evidenziato dall’indagine della Commissione, sebbene il Superbonus abbia avuto un impatto positivo sulla transizione energetica, ha anche contribuito a generare:
- disparità territoriali, con una distribuzione degli incentivi sbilanciata a favore delle aree più ricche;
- effetti distorsivi sul mercato, con un aumento dei costi dei materiali e della manodopera;
- un sistema di accesso complesso, che ha penalizzato le fasce economicamente più vulnerabili.
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