Efficienza energetica e sostenibilità: cosa ci dice l'indagine della Camera sugli incentivi edilizi
La Commissione Ambiente fa il punto sull'impatto degli incentivi in materia edilizia, tra obiettivi europei e un sistema di incentivi da riformare
Le proposte della Commissione
L’indagine conoscitiva della Camera ribadisce la necessità di un sistema di incentivi più stabile, equo e sostenibile, per la riqualificazione dell’edilizia privata e pubblica, che dovrebbero operare in una logica di maggiore sinergia con gli obiettivi ambientali sempre più ambiziosi.
Le azioni da mettere in campo dovranno essere comunque improntate a una certa gradualità e programmate in un orizzonte temporale ampio tenendo comunque conto delle peculiarità del patrimonio immobiliare nazionale.
Undici i punti in cui si sintetizzano le considerazioni, in prospettiva di una revisione complessiva degli incentivi in materia edilizia:
- stabilità del sistema di incentivi, con un quadro normativo stabile per evitare distorsioni sui prezzi, garantire sostenibilità nel tempo e tutelare cittadini e imprese;
- razionalizzazione delle agevolazioni, semplificando i meccanismi di incentivazione, evitando sovrapposizioni tra diversi regimi di sostegno e distinguendo tra spese effettivamente incentivabili e quelle che verrebbero comunque sostenute;
- semplificazione normativa e procedurale, attraverso la redazione di un Testo Unico sugli incentivi ridurrebbe la frammentazione normativa e semplificherebbe gli adempimenti per i cittadini, velocizzando le procedure.
- aliquote e meccanismi di finanziamento più equi tenendo conto di condizioni quali povertà energetica, capienza o incapienza fiscale, efficienza energetica dell’edificio e risparmio generato;
- focus sugli obiettivi climatici, con una maggiore attenzione alla decarbonizzazione, al risparmio energetico e alla promozione delle energie rinnovabili, con criteri basati sulle emissioni risparmiate per metro quadro;
- interventi su larga scala, favorendo incentivi per progetti su condomini e tessuti urbani, per massimizzare l’impatto ambientale e sociale, anche tramite CER, impianti FER domestici, interventi di rigenerazione urbana
- promozione di tecnologie innovative e materiali ecosostenibili, valutandone prestazioni e riciclabilità per garantire interventi di maggiore durata ed efficienza;
- valorizzare le detrazioni per la riduzione del rischio sismico, integrandole con gli incentivi per l’efficienza energetica e condizionandole a verifiche strutturali;
- dare priorità alla riqualificazione dell’edilizia pubblica e sociale, con revisione del conto termico e monitoraggio degli strumenti del PNRR per migliorarne l’efficacia;
- incentivare la qualificazione delle imprese edilizie per garantire trasparenza, affidabilità e sicurezza, migliorando la qualità dei lavori e favorendo la concorrenza equa;
- introdurre un controllo sistematico da parte delle Commissioni parlamentari per verificare l’efficacia degli incentivi e ottimizzare la spesa pubblica, in linea con il PNIEC.
Non interventi sporadici, quindi, ma una strategia chiara e a lungo termine, capace di coniugare efficienza energetica, sostenibilità e inclusione sociale.
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