Eliminazione barriere architettoniche 2024-2025: detrazione, spesa massima, durata e opzioni alternative
Le possibilità per utilizzare la detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la sua durata, sconto e cessione del credito
Nonostante il suo depotenziamento avviato a fine 2023 e terminato a maggio 2024, il bonus 75% previsto dall’art. 119-ter del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) per l’eliminazione delle barriere architettoniche, resta ancora un’ottima possibilità per ridurre i costi dell’investimento.
In questo approfondimento proveremo a definire tutto quello che occorre sapere per l’utilizzo di questa detrazione fiscale.
Gli interventi agevolabili
Come anticipato, la detrazione fiscale è prevista dall’art. 119-ter del Decreto Rilancio che, però, ha subito un vero e proprio taglio:
- prima con il D.L. n. 212/2023, convertito senza modificazioni dalla Legge n. 17/2024;
- poi con il D.L. n. 39/2024, convertito con modificazioni dalla Legge n. 67/2024.
A partire dal 28 dicembre 2023 (data di entrata in vigore del D.L. n. 212/2023), il bonus 75% può essere utilizzato sulle spese documentate e pagate tramite bonifico parlante fino al 31 dicembre 2025, per la realizzazione in edifici già esistenti di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente:
- scale;
- rampe;
- ascensori;
- servoscala;
- piattaforme elevatrici.
Si tratta, dunque, di eliminazione di barriere “verticali”, mentre quelle orizzontali (infissi, piatti doccia, porte, …) sono stati completamente esclusi.
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