Equo compenso architetti e ingegneri: la decisione alle stazioni appaltanti
Un nuovo parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione entra nel merito dell’applicazione della legge sull’equo compenso ai servizi di ingegneria e architettura regolati dal Codice dei contratti
Equo compenso e Codice dei contratti: cosa dicono le norme?
Nel suo parere ANAC ha provato a ricostruire il quadro normativo di riferimento, sul quale mi ero già espresso nei seguenti approfondimenti:
- Equo compenso: tornano i minimi tariffari?
- Codice Appalti, equo compenso e gare di progettazione: problemi in arrivo?
Due prime denunce in cui, proprio a ridosso dell’entrata in vigore della Legge n. 49/2023 (era il 18 maggio ovvero due giorni prima del 20 maggio 2023), avevo evidenziato le criticità di due norme diverse che, pur perseguendo un obiettivo comune (la realizzazione di opere di qualità), avrebbero potuto creare problematiche applicative.
Se è vero che la Legge n. 49/2023, a tutela dei professionisti, vincola il compenso ai parametri stabiliti dal DM 17 giugno 2016 (a proposito, quando lo aggiorniamo?), è altrettanto evidente che il D.Lgs. n. 36/2023 prevede criteri di aggiudicazione in cui il ribasso sul prezzo è ammissibile.
Sempre in data non sospetta (era il 2 agosto 2023), in una mia intervista al Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Rino La Mendola, avevamo ipotizzato la possibilità di ribassare solo una delle componenti dell’onorario calcolato con il Decreto Parametri, ovvero “spese e oneri accessori” (che arrivano fino al 25% della componente “compenso”).
Documenti Allegati
Parere ANAC 30 luglio 2024, n. 40IL NOTIZIOMETRO