Equo compenso per Architetti e Ingegneri: nessun contrasto con le norme Europee
Anche il TAR Lazio esclude il disallineamento tra la Legge n. 49/2023 sull’equo compenso e il D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti) o contrasto con le norme Europee
Il comunicato dell’Ordine degli Architetti PPC di Catania
Sulla nota diffusa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione era già intervenuto il Presidente dell'Ordine degli Architetti PPC della provincia di Agrigento, Rino La Mendola, a cui si unisce la Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catania, Veronica Leone, secondo la quale “La nota diffusa da ANAC, ipotizzando la disapplicazione dell’equo compenso negli appalti pubblici per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria, rischia di cancellare gli sforzi profusi negli anni dagli Ordini professionali. Sforzi diretti a contrastare l’aumento delle gare fondate su un ribasso dei corrispettivi, che ha mortificato la dignità della nostra professione e fatto calare la qualità dei progetti”.
“La nota dell’ANAC - continua la Presidente Leone - potrebbe dar luogo nuovamente ad una corsa ai ribassi, vanificando anni di evoluzioni normative. La legge n.49/2023 sancisce in modo chiaro che le disposizioni si debbano adottare alle prestazioni rese dai professionisti in favore della pubblica amministrazione, non si può tornare indietro. Nei lavori pubblici ci si dimentica che il professionista svolge un lavoro intellettuale. Vogliamo che venga rispettata la dignità della nostra professione, e questo si può ottenere solo elevando la qualità delle prestazioni. Riteniamo che la libera concorrenza, intesa in questo modo, significhi libera mortificazione della professione”.
Documenti Allegati
Sentenza TAR Lazio 30 aprile 2024, n. 8580INDICE
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