Equo compenso, BIM, affidamento diretto: le proposte ANCI di modifica al Codice Appalti 2023
Il contributo dell'Associazione su alcune criticità del Codice con le relative proposte emendative. Si chiede la disapplicazione della Legge n. 49/2023
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Redazione tecnica -
26/07/2024
Equo compenso
Spiega ANCI che l’entrata in vigore della L.49/2023 ha creato una situazione di incertezza a causa del mancato coordinamento con il Codice dei contratti pubblici, che:
- all’art.41, comma 15, prevede che i corrispettivi sono utilizzati “ai fini dell'individuazione dell'importo da porre a base di gara dell'affidamento”
- all’art. 1 dell’All. I.13 conferma che i corrispettivi sono “da porre a base degli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura” e rinvia al DM 17.06.2016. Il DM precisa che “il corrispettivo è costituito dal compenso e dalle spese ed oneri accessori” e che i corrispettivi “possono essere utilizzati quale criterio o base di riferimento ai fini dell'individuazione dell'importo dell'affidamento”.
Per superare l’incertezza applicativa ANCI propone di modificare l’art. 8:
- al comma 2, il secondo periodo è soppresso;
- dopo il comma 3 è inserito il comma: “4. Le disposizioni della legge 21 Aprile 2023, n. 49 non si applicano alle procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura, anche nell’ambito di un appalto integrato, nonché degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale, disciplinate dal presente decreto”.
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