Fiscalizzazione dell’abuso edilizio e Salva Casa: cambiano gli effetti sullo stato legittimo
La normativa edilizia prevede la demolizione come unica possibilità in caso di interventi in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali. Negli altri casi alla demolizione ci può essere una alternativa (la fiscalizzazione) con nuovi effetti dovuti dal Decreto Salva Casa
Nuove definizioni per l’edilizia libera, tolleranze esecutive che non costituiscono più irregolarità edilizie, modifiche al cambio di destinazione d’uso e rinnovate possibilità di ottenere la sanatoria dei piccoli abusi. Sono poche ma chirurgiche le modifiche apportate al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) dal D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), sul quale è già stato avviato il percorso di conversione in legge.
Testo Unico Edilizie e Salva Casa: 3 date chiave
Intanto è bene ricordare che le modifiche al Testo Unico Edilizia contengono 3 date chiave:
- il 24 maggio 2024, perché per gli interventi
realizzati entro questa data (ma è possibile che questa data
sparisca nella conversione in legge) sarà possibile applicare le
nuove tolleranze funzione della superficie utile delle singole
unità immobiliari e quelle esecutive che riguardano:
- il minore dimensionamento dell'edificio;
- la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali;
- le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni;
- la difforme ubicazione delle aperture interne;
- la difforme esecuzione di opere rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria;
- gli errori progettuali corretti in cantiere;
- gli errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.
- il 30 maggio 2024, data di entrata in vigore del Decreto Salva Casa e di efficacia delle nuove disposizioni inserite;
- il 28 luglio 2024, data di scadenza del Decreto Legge ed entro la quale il Parlamento dovrà provvedere alla sua conversione in legge (molto probabilmente con tante modifiche e integrazioni già annunciate).
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