Guida alle procedure semplificate per i contratti sottosoglia europea
Flow chart, differenze tra “procedura negoziata” e “affidamento diretto” e iter di svolgimento di una procedura negoziata ai sensi del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice Appalti)
Affidamento diretto
Decisamente meno articolata, invece, la procedura (rectius, “non procedura”) prevista per l’affidamento diretto. Innanzitutto, l’ANAC, a cominciare dal testo del Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di beni e servizi, ha delineato un percorso suddiviso per “step” nell’ambito dell’affidamento diretto.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione distingue tra:
- fase preliminare che prevede:
- Nomina del RUP
- Predisposizione di una relazione progettuale semplificata da porre a base dell’affidamento diretto
- Verifiche preliminari circa l’esistenza della deroga all’obbligo di prioritario ricorso al MePA e ai sistemi telematici regionali (art. 1, comma 450, L. n. 296/2006)
- fase di selezione informale che
prevede:
- eventuale indagine di mercato / richiesta di preventivo/i
- Verifica requisiti per affidamenti superiori a 40. 000 euro
- fase di affidamento che prevede:
- Determina di affidamento e Pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente
È opportuno rilevale – pur plaudendo allo sforzo compiuto da Palazzo Sciarra - che tale schematizzazione potrebbe essere ulteriormente approfondita.
Difatti, che tra la fase di selezione informale (la richiesta di un preventivo o l’individuazione di un fornitore tramite l’analisi di un listino pubblico) e la fase di affidamento diretto, manchi una ulteriore sotto-fase di formalizzazione è, a parer di chi scrive, inimmaginabile.
Se la selezione fosse meramente “informale”, non sarebbe corretto richiedere in modo formalizzato la dimostrazione del possesso dei requisiti già in questo momento istruttorio.
Pertanto, è necessaria una fase di “cristallizzazione” che solitamente avviene tramite lo strumento della Trattativa Diretta. In sintesi, la formalità, tramite una procedura, deve esserci ma è corretto che faccia parte di una fase intermedia tra quella di selezione e quella di affidamento vera e propria, secondo la seguente rielaborata flow chart:
Fase preliminare
- Nomina del RUP
- Predisposizione di una relazione progettuale semplificata da porre a base dell’affidamento diretto (individuazione CCNL, costi del personale ecc se pertinenti con oggetto appalto/contratto)
- Verifiche preliminari circa l’esistenza della deroga all’obbligo di prioritario ricorso al MePA e ai sistemi telematici regionali (art. 1, comma 450, L. n. 296/2006)
Fase di selezione informale (istruttoria):
- Indagini con analisi dei costi e/o confronto preventivi
- Individuazione operatore economico e prestazione che si ritiene conveniente per il fabbisogno definito
Fase di trattativa/formalizzazione
- Acquisizione del CIG
- Predisposizione atti dell’affidamento diretto (Capitolato/Foglio Patti, definizione costi manodopera, richiesta impegni dell’o.e. individuato ai sensi dell’art. 102 del Codice dei Contratti)
- Acquisizione autocertificazione/DGUE
- Avvio verifiche sui requisiti se di importo superiore a 40.000 euro / tramite sorteggio se di importo inferiore ad euro 40.000
Fase di affidamento
- Determina di affidamento e Pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente.
Per quanto riguarda la digitalizzazione ed il ciclo vita digitale degli acquisti, il vademecum sopra menzionato offre delle precisazioni non irrilevanti a livello operativo. In particolare, ricorda ANAC, la fase di selezione informale nella quale il RUP della stazione appaltante può procedere eventualmente ad indagini esplorative, ovvero all’acquisizione di più preventivi o anche di un solo preventivo che vengono valutati discrezionalmente dalla stazione appaltante può avvenire anche senza l’impiego di una piattaforma certificata.
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