Incentivi funzioni tecniche: chiarimenti dalla Corte dei Conti

Come applicare gli incentivi previsti dal Codice dei Contratti Pubblici in caso di accordi quadro e per quali attività? Ecco la risposta dei magistrati contabili

di Redazione tecnica - 16/09/2024

Le attività incentivabili

In riferimento al secondo quesito si ribadisce che il “nuovo” codice conferma il principio secondo cui le attività tecniche sono, tassativamente, quelle elencate nell’allegato I.10, e precisamente:

  • programmazione della spesa per investimenti;
  • responsabile unico del progetto;
  • collaborazione all’attività del responsabile unico del progetto (responsabili e addetti alla gestione tecnico-amministrativa dell’intervento);
  • redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali;
  • redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica;
  • redazione del progetto esecutivo;
  • coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione;
  • verifica del progetto ai fini della sua validazione;
  •  predisposizione dei documenti di gara;
  • direzione dei lavori;
  • ufficio di direzione dei lavori (direttore/i operativo/i, ispettore/i di cantiere);
  • coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione;
  • direzione dell’esecuzione;
  • collaboratori del direttore dell’esecuzione;
  • coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
  • collaudo tecnico-amministrativo;
  • regolare esecuzione;
  • verifica di conformità;
  • collaudo statico (ove necessario).

Sulla base di queste premesse, facendo anche riferimento ad altre deliberazioni della stessa Sezione, è da escludere l’incentivabilità di funzioni o attività diverse da quelle considerate dall’art. 113, comma 2, del D.Lgs. n. 50/2016 - ora all’art. 45, comma 2, del D. Lgs. n. 36/2023 - il cui elenco è da considerarsi tassativo, di stretta interpretazione e, pertanto, non suscettibile di estensione analogica.

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