Incentivi funzioni tecniche: interviene la Corte dei Conti
Quali soggetti e attività sono incentivabili? Quali differenze ci sono tra vecchio e nuovo Codice dei Contratti? Ecco alcuni chiarimenti dalla magistratura contabile
Tipologia di affidamento e attività incentivabili
Con il quarto quesito l’Ente chiede se, in caso di risposta positiva al terzo quesito, siano incentivabili alcune specifiche attività nell’ambito delle procedure previste dall’art. 113 del d.Lgs. n. 50/2016 e dall’art. 45 del d.Lgs. n. 36/2023.
Scendendo nel dettaglio il Collegio ritiene incentivabili quelle relative alla predisposizione dei documenti di gara, ma non quelle finalizzate alla predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e del programma biennale (adesso triennale) degli acquisti di beni e servizi.
Non possono nemmeno essere ricomprese “tutte quelle attività che non riguardano direttamente le procedure di affidamento ed esecuzione, come le attività finanziarie le quali, seppur necessarie al fine del buon esito della procedura, e comunque connotate da una certa tecnicità, hanno natura diversa”.
Quanto all’attività di collaborazione di supporto ai RUP o ai DEC per i lavori pubblici, per gli acquisti di beni e servizi e, dal 1° luglio 2023, per gli affidamenti diretti, le concessioni, i partenariati pubblico-privato, qualora fossero già state accantonate le risorse finalizzate all’incentivazione tecnica, il Collegio ritiene che:
- a) relativamente alla possibilità di attribuire gli incentivi tecnici negli affidamenti diretti, può ritenersi superato l’orientamento negativo. È pur vero che la specificità della procedura di affidamento, anche in termini di maggiore semplicità e snellimento della stessa, richiederà una verifica accurata circa le attività incentivanti che dovranno necessariamente essere quelle individuate nell’allegato I.10 cit.;
- b) quanto alla possibilità di erogare gli incentivi tecnici nei contratti mediante concessione, vale quanto osservato per gli affidamenti diretti;
- c) circa la possibilità di erogare incentivi tecnici in caso partenariato pubblico-privato, il Collegio condivide l’orientamento che ammette la possibilità di estendere anche a questa tipologia di affidamenti la possibilità di erogare incentivi di cui all’art. 45 cit. al personale che svolge funzioni tecniche, sempre che le attività svolte siano quelle previste dall’all. I.10 del D.lgs. 36/2023 e gli incentivi siano “a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture negli stati di previsione della spesa o nei bilanci delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti”, come prescritto dal comma 1 dell’art. 45.
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