Incentivi tecnici e centrali di committenza: nuovi chiarimenti dal MIT
Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) chiarisce come calcolare gli incentivi tecnici in caso di gara gestita da SUA o CUC
Nel caso in cui una procedura di gara venga gestita da una Stazione Unica Appaltante (SUA) o da una Centrale Unica di Committenza (CUC), chi ha diritto agli incentivi tecnici previsti dal D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)? E, soprattutto, su quale importo vanno calcolati?
Incentivi tecnici e centrali di committenza: il parere del MIT
Sono interrogativi tutt’altro che marginali per le amministrazioni che si avvalgono di centrali di committenza esterne, anche perché il ruolo del RUP e la determinazione del valore dell’incentivo possono variare sensibilmente a seconda della configurazione organizzativa adottata.
Ha risposto alle domande il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che, con il parere n. 3373 del 3 aprile 2025, ha fornito una chiave di lettura chiara e coerente con i principi del Codice dei contratti, offrendo un utile riferimento operativo.
Il quesito riguarda l’applicazione dell’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023 in presenza di una procedura di gara gestita da una SUA o CUC che, ai sensi dell’art. 15, comma 9 del Codice, opera anche in qualità di RUP.
In particolare, si chiede se gli incentivi spettanti al personale della centrale – per le attività propedeutiche all’affidamento – debbano essere parametrati al valore complessivo della procedura, includendo o meno anche le eventuali opzioni di proroga.
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