Il lungo addio del Superbonus
Il lento e inesorabile arresto del superbonus tra una normativa schizofrenica e le problematiche connesse
Il Governo Conte II
Durante la XVIII legislatura, il Governo Conte II ha maldestramente provato a mettere a punto la detrazione e il meccanismo delle opzioni alternative, attraverso una normativa palesemente scritta male e in un contesto “poco pronto”. Non a caso, i primi correttivi al Decreto Rilancio sono arrivati a ridosso della sua legge di conversione (arrivata il 17 luglio 2020):
- il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto Semplificazioni), convertito con modificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120;
- il Decreto-Legge 14 agosto 2020, n. 104 (Decreto Agosto), convertito con modificazioni dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126.
Due correttivi arrivati da due provvedimenti d’urgenza che hanno dato il via ad un percorso ad ostacoli per committenti, professionisti e imprese, che nel mentre erano impegnati a comprendere la ratio di una norma che cambiava continuamente e il funzionamento delle nuove piattaforme digitali messe a punto dai vari Enti (assolutamente impreparati) per far fronte agli adempimenti previsti (Enea e Agenzia delle Entrate su tutti).
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