Mercato residenziale: compravendite e locazioni nel II trimestre 2024

Pubblicato il nuovo Report dell'Osservatorio Mercato Immobiliare. Nel documento anche il nuovo sondaggio congiunturale presso gli agenti immobiliari

di Redazione tecnica - 16/09/2024

Il sondaggio presso gli agenti immobiliari

Infine, il report contiene il sondaggio congiunturale sul clima del mercato immobiliare residenziale del secondo trimestre 2024 rilevato presso gli agenti immobiliari, sintetizzato nei seguenti punti:

  • rimane ampiamente prevalente la quota di operatori che segnalano stabilità dei prezzi delle abitazioni (67,2%), con una riduzione della percentuale degli agenti che ravvisano un aumento delle quotazioni rispetto a tre mesi prima si è ridotta (all’11,2% da 13,9% nella precedente rilevazione), mentre resta inferiore a quella di chi ne riporta una diminuzione (21,6%);
  • la quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione è aumentata rispetto al II trimestre del 2023, raggiungendo livelli elevati nel confronto con le indagini passate (86,6%). Il saldo tra le agenzie che dichiarano un aumento di transazioni intermediate rispetto a un anno prima e quelle che invece ne riscontrano una riduzione è rimasto negativo e in lieve peggioramento (-23,7% da -22%);
  • sia lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali del venditore che il tempo trascorso tra l’affidamento dell’incarico e la vendita sono sostanzialmente rimasti sui valori minimi registrati dall’inizio della rilevazione (rispettivamente all’8,5% e a 5,7 mesi);
  • seppur in diminuzione, rimangono elevate le percentuali degli agenti che riscontrano una riduzione degli incarichi da evadere (37,6% da 40,6%) e dei nuovi incarichi a vendere (42,2 da 42,8);
  • le principali cause di cessazione dell’incarico a vendere sono il valore delle offerte ricevute ritenuto troppo basso dal venditore oppure il prezzo richiesto giudicato troppo elevato dai possibili compratori. È rimasta stabile la quota degli operatori che segnalano la difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti tra le cause prevalenti, al 23,5%, dopo essersi ridotta significativamente nei tre trimestri precedenti;
  • diminuisce, per il secondo trimestre consecutivo, la quota degli operatori che segnalano la difficoltà nell’ottenere un mutuo da parte degli acquirenti tra le cause prevalenti di cessazione dell’incarico a vendere, collocandosi al 23,7%, oltre dieci punti percentuali al di sotto dei valori raggiunti nel terzo trimestre del 2023;
  • la percentuale di acquisti finanziati con un mutuo è appena diminuita rispetto alla precedente rilevazione, al 61,5%; resta sostanzialmente stabile, al 77,1%, il rapporto medio tra ammontare del prestito e valore dell’immobile;
  • scende la quota di agenti che hanno riscontrato una crescita dei canoni di locazione rispetto al trimestre precedente è scesa nel confronto con la passata rilevazione (48,8% da 53,1%), pur restando su livelli molto elevati. Il 37,1% delle agenzie prefigura ulteriori aumenti nel trimestre in corso, sostanzialmente in linea con le attese rilevate sia nello scorso trimestre sia nello stesso periodo dello scorso anno;
  • le attese degli agenti sul trimestre in corso e su un orizzonte biennale, riferite sia al proprio mercato di riferimento sia a quello nazionale, sono divenute meno negative rispetto al periodo corrispondente del 2023.

 

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