Milleproroghe 2025: la riforma che cancella il confine tra chi decide e chi esegue
Il nuovo Milleproroghe segna un'inversione di tendenza rispetto all'approccio normativo precedente, che aveva privilegiato la separazione netta tra funzioni politiche e gestionali
Cosa cambia con la nuova normativa
Fino al 2024, il D.Lgs. 39/2013 prevedeva un'incompatibilità temporanea per gli ex amministratori locali, impedendo loro di assumere incarichi dirigenziali o di vertice all’interno della stessa amministrazione o di enti partecipati per un periodo di almeno due anni. Questo limite era stato introdotto per garantire la separazione tra il ruolo politico e quello gestionale, evitando il rischio che un amministratore, terminato il proprio mandato, potesse beneficiare di posizioni di vertice grazie a relazioni costruite durante l’esperienza politica.
L’intervento legislativo ha invece optato per una soluzione più radicale: con l’eliminazione della norma, dal 25 febbraio 2025 un sindaco uscente può immediatamente essere nominato dirigente nel proprio Comune o in una società partecipata senza alcun vincolo temporale.
INDICE
IL NOTIZIOMETRO