Nuovo Codice degli appalti e incentivi funzioni tecniche: chiarimenti da ANCI
L'Associazione Nazionale Comuni Italiani ha pubblicato un interessante quaderno operativo sull'art. 45 del d.Lgs. n. 36/2023 e sulle modalità di applicazione della norma
Incentivazione, disciplina regolamentare e il principio del risultato
Ricorda ANCI che l’art. 45 del Codice dei Contratti 2023 disciplina gli incentivi per “funzioni tecniche”, rinviando all’allegato I.10 per l’elenco tassativo delle “attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure”.
La finalità della norma è quella di stimolare, attraverso la corretta erogazione degli incentivi, l’incremento delle professionalità interne all’amministrazione ed il risparmio di spesa per mancato ricorso a professionisti esterni. È previsto che i criteri di riparto dell’incentivo, nonché di sue eventuali riduzioni nel caso di ingiustificati incrementi di tempi o costi rispetto a quanto previsto, siano stabiliti dalle stazioni appaltanti secondo i rispettivi ordinamenti – e quindi per gli enti locali con apposito Regolamento – entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso Codice (1° aprile 2023), termine che ha comunque carattere ordinatorio. La definizione delle disposizioni regolamentari deve tener conto, oltre a quanto stabilito, anche dettagliatamente, dal citato art. 45, del “principio del risultato” di cui all’art. 1 del Codice.
Proprio per questo l’incentivo viene corrisposto subordinatamente all’accertamento e attestazione dell’effettivo svolgimento delle specifiche funzioni/attività tecniche svolte dal dipendente, applicando eventuali riduzioni nel caso di ingiustificati ritardi od aumento dei costi rispetto al previsto. Inoltre, la parte di incentivo non assegnata in relazione ad attività non effettuate, viene destinata ad incrementare la quota del 20% di cui al comma 5 dello stesso art. 45.
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Quaderno