Nuovo Codice degli appalti e incentivi funzioni tecniche: chiarimenti da ANCI
L'Associazione Nazionale Comuni Italiani ha pubblicato un interessante quaderno operativo sull'art. 45 del d.Lgs. n. 36/2023 e sulle modalità di applicazione della norma
Nuovo codice del Contratti: attività tecniche incentivabili
L’allegato I.10 riproduce in modo più analitico e preciso il contenuto del comma 1 dell’attuale articolo 113, d.lgs. n. 50/2016, individuando in modo tassativo le attività tecniche destinatarie dell’incentivo nella quota complessiva dell’80% della misura.
Per gli affidamenti diretti, in particolare, alcune attività non risultano effettuabili in ragione della natura intrinseca di detta procedura. Secondo ANCI questo non inficia l’applicazione dell’incentivo all’intera procedura di affidamento diretto, applicabile nella misura prevista dal regolamento per le attività effettivamente rese, secondo i criteri di ripartizione previsti per la generalità delle procedure; in questo caso l’amministrazione può comunque valutare di riparametrare le quote di incentivo assegnate alle attività tecniche restanti, previste e da effettuare anche per gli affidamenti diretti, in modo da ripartire l’intera misura dell’incentivazione anche per dette procedure.
Le attività che possono essere remunerate sono le seguenti:
- programmazione della spesa per investimenti; responsabile unico del progetto;
- collaborazione all’attività del responsabile unico del progetto (responsabili e addetti alla gestione tecnico- amministrativa dell'intervento);
- redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali;
- redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica;
- redazione del progetto esecutivo;
- coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione;
- verifica del progetto ai fini della sua validazione;
- predisposizione dei documenti di gara;
- direzione dei lavori;
- ufficio di direzione dei lavori (direttore/i operativo/i, ispettore/i di cantiere);
- coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione;
- direzione dell'esecuzione;
- collaboratori del direttore dell'esecuzione
- coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
- collaudo tecnico-amministrativo;
- regolare esecuzione;
- verifica di conformità;
- collaudo statico (ove necessario).
Inoltre l’allegato I.10 è abrogato a decorrere dalla data di entrata in vigore di un corrispondente regolamento ministeriale adottato ai sensi dell’art. 17, comma 3, della l. n. 400/1988, con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che lo sostituirà integralmente anche in qualità di allegato al Codice.
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Quaderno