Omissione CAM nella legge di gara: entro quando si può fare ricorso?
Le clausole di gara manifestano la loro lesività già quando vengono pubblicate e non serve partecipare alla procedura per contestarle, se si ritiene che impediscano la presentazione di un’offerta competitiva
Può un concorrente contestare la mancata applicazione dei CAM dopo l’aggiudicazione della gara? È sufficiente dimostrare l’illegittimità astratta della legge di gara per ottenere l’annullamento della procedura?
Il riferimento ai Criteri Ambientali Minimi all’interno della legge di gara rappresenta spesso un punto controverso nell’ambito degli appalti, e al quale gli OE fanno spesso riferimento per promuovere contenziosi.
CAM nella legge di gara: termini per l'impugnazione
Esempio ne è il caso affrontato dal Consiglio di Stato con la sentenza del 18 aprile 2025, n. 3411 con cui ha accolto l’appello di un OE, originario aggiudicatario nell’ambito di procedura aperta articolata in cinque lotti per l’affidamento di servizi di pulizia.
La determina di aggiudicazione era stata impugnata da un altro OE, che si era comunque classificato in posizione non utile su ben 3 lotti. Il TAR aveva parzialmente accolto il ricorso, rilevando la mancata o incompleta inclusione dei criteri ambientali minimi (CAM), previsti dal DM 29 gennaio 2021 e, per i rifiuti, dal DM 23 giugno 2022.
Secondo il ricorrente di primo grado, il bando non avrebbe dettagliato le specifiche tecniche, le clausole contrattuali e i criteri premianti ambientali, obbligatori ai sensi dell’art. 34 del d.lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici).
Una tesi non condivisa invece dal Consiglio di Stato, che ha ritenuto inammissibile il ricorso per violazione del termine decadenziale di 30 giorni dalla pubblicazione del bando.
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