Onerosità permesso di costruire: le differenze tra oneri di urbanizzazione e costo di costruzione
Il Consiglio di Stato chiarisce i presupposti e le differenze esistenti tra le componenti del contributo per il rilascio del permesso di costruire
Il contributo di costruzione e il carico urbanistico
Preliminarmente, il Consiglio di Stato ricorda che l'art. 16 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 ribadisce l'onerosità del permesso di costruire mediante versamento di un contributo articolato su due componenti:
- oneri di urbanizzazione (primaria e secondaria), che espletano la funzione di compensare la collettività per il nuovo ulteriore carico urbanistico che si riversa sulla zona a causa della consentita attività edificatoria;
- costo di costruzione, che si configura quale compartecipazione comunale all'incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore.
In riferimento agli oneri di urbanizzazione, il Consiglio di Stato afferma che “l'unico criterio per determinare se gli oneri siano dovuti o meno consiste nel carico urbanistico derivante dall'attività edilizia, con la precisazione che per aumento del carico urbanistico deve intendersi tanto la necessità di dotare l'area di nuove opere di urbanizzazione, quanto l'esigenza di utilizzare più intensamente quelli esistenti”.
Secondo i giudici di secondo grato “è stata ritenuta sufficiente, al fine della configurazione di un maggior carico urbanistico, la circostanza che, quale effetto dell'intervento edilizio, sia mutata la realtà strutturale e la fruibilità urbanistica, con oneri riferiti all'oggettiva rivalutazione dell'immobile e funzionali a sopportare l'aggiuntivo carico socio-economico che l'attività edilizia comporta”.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 22 luglio 2024, n. 6587IL NOTIZIOMETRO