Patente cantieri edili: cosa è cambiato?
L'allarme di CANDE: il sistema a crediti non è efficace, necessario investire di più sulla prevenzione tramite formazione e qualificazione professionale
Poche infrazioni registrate, controlli ridotti al minimo e, comunque, un’impennata di incidenti mortali. A sei mesi dall’entrata in vigore della patente a punti, sistema introdotto con il D.L. n. 19/2024 (Decreto PNRR 4), che ha sostituito l’art. 27 del d.Lgs. n. 81/2008, i dati non sono confortanti.
Patente a crediti: flop per la sicurezza cantieri?
I numeri forniti da INAIL parlano chiaro: a gennaio 2025 si è registrato un aumento del 36,4% rispetto allo stesso mese del 2024. “È inaccettabile che la risposta dello Stato sia solo sanzionatoria e inefficace. Serve investire in prevenzione, formazione e sicurezza reale. Siamo pronti a sederci a un tavolo tecnico con il Governo per presentare il nostro progetto e offrire soluzioni concrete", spiega Roberto Cervellini, presidente di CANDE (Class Action Nazionale dell'Edilizia), che raccoglie oltre 250 imprese del settore.
Secondo l’Associazione, l’idea di colpire le aziende con decurtazioni di punti e sanzioni, senza un impianto serio di formazione, si è rivelata sterile. La curva degli incidenti mortali, dopo un lieve calo rispetto al picco del 2021, ha ripreso a salire in modo drammatico. “Ogni incidente - ha sottolineato Cervellini - rappresenta non solo una tragedia personale, ma anche un campanello d'allarme per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la necessità di fare politiche di prevenzione e protezione dei lavoratori e non sanzionatorie, virtuose solo per le casse dello Stato."
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