Pergotenda su immobili vincolati: serve il parere della Soprintendenza
In presenza di vincoli urbanistici, è necessario il parere della Soprintendenza, vincolante anche se espresso oltre il termine di 60 giorni
Il valore vincolante del parere della Soprintendenza
L’Amministrazione, rilevando l’assenza di autorizzazione preventiva, ha comunicato la non efficacia della SCIA e il conseguente obbligo di sospensione dei lavori, mentre la Soprintendenza ha espresso parere negativo sull’intervento, ritenendolo impattante sul decoro della facciata e sull’armonia architettonica dell’edificio.
Il TAR ha sottolineato che i pareri della Soprintendenza sono espressione di discrezionalità tecnica e costituiscono atti vincolanti per il Comune.
In particolare, la decisione richiama il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui:
- il parere vincolante della Soprintendenza è immediatamente impugnabile perché incide direttamente sulla posizione giuridica del privato;
- è esclusa la formazione del silenzio-assenso in materia di autorizzazioni paesaggistiche e vincolistiche;
- la Soprintendenza esercita un potere dinamico di tutela e i suoi pareri, se adeguatamente motivati, sono insindacabili salvo macroscopici vizi di illogicità o contraddittorietà.
Il risarcimento del danno da lesione dell’affidamento
Infine, il ricorrente aveva anche richiesto il risarcimento del danno, sostenendo di aver fatto affidamento sulla validità della SCIA.
Anche questa richiesta è stata respinta, in quanto:
- il parere della Soprintendenza è un atto endoprocedimentale, che non conferisce alcun “bene della vita” al privato ma è funzionale a esso;
- non può esserci affidamento legittimo su un’attività edilizia in violazione della normativa;
- il danno lamentato non deriva da un comportamento scorretto dell’Amministrazione, ma dalla mancata acquisizione del parere preventivo obbligatorio.
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