Principio di rotazione e accordi quadro: interviene il MIT
Il supporto giuridico chiarisce le alternative percorribili dalle SA nel caso di acquisto di forniture rientranti o meno nell'ambito di un accordo quadro Consip
Accordo quadro o affidamento diretto? Le implicazioni operative per le stazioni appaltanti
Alla luce di questi chiarimenti, le stazioni appaltanti devono adottare un approccio cautelativo negli affidamenti successivi agli accordi quadro:
- se il materiale richiesto è incluso nell’accordo quadro attivo, l’acquisto deve avvenire tramite Consip;
- se il materiale non è previsto nell’accordo quadro, si configura un nuovo affidamento e il principio di rotazione deve essere rispettato;
- un affidamento diretto al medesimo operatore può avvenire solo previa adeguata motivazione che giustifichi la deroga alla rotazione.
Proprio su quest'ultima ipotesi, il parere ha richiamato la modifica del comma 4 dell’art. 49 del D.Lgs. n. 36/2023, introdotta dall’art. 17 del d.Lgs. n. 209/202 (Correttivo Codice Appalti) che ha ulteriormente precisato i margini di applicazione della deroga al principio di rotazione negli affidamenti sotto-soglia, specificando che «4. In casi motivati, con riferimento alla struttura del mercato e alla effettiva assenza di alternative, previa verifica dell’accurata esecuzione del precedente contratto nonché della qualità della prestazione resa, il contraente uscente può essere reinvitato o essere individuato quale affidatario diretto.».
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