Principio di rotazione, affidamento diretto e frazionamento appalti: ANAC segnala gravi violazioni

L'Autorità ribadisce il divieto di riaffidamento all'OE uscente e di procedere con affidamenti diretti per appalti sopra soglia

di Redazione tecnica - 09/05/2024

Parcellizzazione degli interventi: no al frazionamento artificioso degli appalti

Secondo l'Autorità, il caso in esame prospetta anche la elusione del divieto di artificioso frazionamento degli appalti di cui all’art. 35 comma 6 del d.lgs. 50/2016.

Ricorda ANAC che al fine di evitare un artificioso frazionamento dell’appalto e una possibile violazione della soglia per l’utilizzo dell’affidamento diretto o della procedura negoziata, le stazioni appaltanti devono prestare attenzione alla corretta definizione del proprio fabbisogno in relazione all’oggetto degli appalti.

In ordine al generale divieto di frazionamento di un appalto, l'Autorità ricorda i principi secondo cui «Il divieto di frazionamento di un appalto assurge, infatti, a principio generale, avente la finalità di sottrarre da indebite ed arbitrare scelte di “comodo” l’affidamento diretto di commesse che richiedono procedure di evidenza pubblica» (del. n. 567 del 12.6.2019) e che «In caso di contemporaneo affidamento di una pluralità di contratti di appalto di servizi, anche mediante lotti distinti, si deve computare il valore complessivo degli stessi e, ove questo valore superi la soglia prevista dall’art. 35 comma 1 del d.lgs. n. 50/2016, la stazione appaltante deve espletare le relative procedure di affidamento nel rispetto delle norme comunitarie previste dal Codice dei contratti per gli affidamenti “sopra soglia”» (del. n. 34 del 26 gennaio 2022).

 

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