Principio di rotazione, affidamento diretto e frazionamento appalti: ANAC segnala gravi violazioni
L'Autorità ribadisce il divieto di riaffidamento all'OE uscente e di procedere con affidamenti diretti per appalti sopra soglia
Affidamento diretto: occhio alle soglie
Dalla documentazione inviata dalla Stazione appaltante emergerebbe anche la difformità alle prescrizioni sull’affidamento diretto, in particolate l’elusione della prescrizione di cui all’art. 36 del d.lgs. 50/2016, come modificato dall’art. 25 comma 1, lett. b), n. 1) del d.lgs. 19 aprile 2017 n. 56, in ordine alla soglia di affidamento, considerato che il contratto affidato in via diretta superava di gran lunga il valore soglia di 40.000 euro.
La Stazione appaltante avrebbe dovuto invece indire una procedura negoziata, previa consultazione di 5 operatori economici scelti sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori, nel rispetto del criterio di rotazione, ai sensi dell’art. 36 del d. lgs. 50/2016, come modificato dall’art. 25 comma 1, lett. b), n. 1) del d.lgs. 19 aprile 2017 n. 56.
Ulteriore mancato rispetto delle prescrizioni sull’affidamento diretto emerge dal fatto che mai, per la verifica del rispetto del criterio di rotazione, siano stati consultati Operatori economici individuati sulla base delle indagini di mercato o tramite elenchi di operatori.
Secondo la normativa in vigore ratione temporis, la stazione appaltante avrebbe dovuto effettuare una previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. Cosa che invece non è avvenuta o comunque non rappresentata nelle determine di affidamento.
Documenti Allegati
Atto Presidente ANAC