Principio di rotazione, affidamento diretto e frazionamento appalti: ANAC segnala gravi violazioni

L'Autorità ribadisce il divieto di riaffidamento all'OE uscente e di procedere con affidamenti diretti per appalti sopra soglia

di Redazione tecnica - 09/05/2024

Le conclusioni di ANAC

Conclude quindi ANAC sottolineando che:

  • l’operato della stazione appaltante non risulta conforme all’obbligo di programmazione delle attività di manutenzione di cui all’art. 21 del d.lgs. 50/2016, attesa l’estrema parcellizzazione delle attività negoziali, con conseguente alterazione del principio di economicità e del divieto di frazionamento artificioso degli affidamenti;
  • la stazione appaltante ha eluso il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di cui agli artt. 30 e 36 del d. lgs. 50/2016 avendo affidato allo stesso OE negli anni numerosissime commesse rientranti nella medesima categoria merceologica;
  • la stazione appaltante non si è conformata alla prescrizione di cui all’art. 36 del d. lgs. 50/2016, come modificato dall’art. 25 comma 1, lett. b), n. 1) del d.lgs. 19 aprile 2017 n. 56, in ordine alla soglia di affidamento, laddove il contratto affidato in via diretta ammontava ad euro 81.500, e dunque ben oltre il valore soglia di 40.000 euro per l’affidamento diretto;
  • i numerosi affidamenti diretti non parrebbero essere stati preceduti da una indagine di mercato preliminare mediante l'acquisizione di una pluralità di preventivi da parte di tre/cinque operatori economici, cui sarebbe seguita la fase della negoziazione diretta con l’O.E, non essendo riportato detto adempimento nelle delibere di affidamento.

Da qui, l'invito, per le future procedure, a conformarsi alla normativa di settore.

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