Le procedure negoziate dopo il correttivo al Codice Appalti

Con l’entrata in vigore del correttivo al Codice dei contratti pubblici cambiano le modalità per affidare i contratti pubblici tramite procedura negoziata

di Redazione tecnica - 16/01/2025
Aggiornato il: 16/01/2025

Con l’approdo in Gazzetta Ufficiale del D.Lgs. n. 209/2024 di riforma del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), in molti ci saremmo aspettati una modifica dell’art. 50 relativo alle procedure di affidamento dei contratti sotto la soglia comunitaria (sottosoglia).

Le procedure sottosoglia

La formulazione normativa dell’art. 50 ha creato non pochi interrogativi. Il testo, per verbo (“procedere”) e tempo (indicativo), sembrava obbligare le stazioni appaltanti a utilizzare le procedure semplificate (affidamento diretto e procedura negoziata) per i contratti sottosoglia. Questa interpretazione è stata definita da Luigi Carbone, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato e coordinatore della Commissione speciale di riforma del Codice, come “un invito alla semplicità” (leggi articolo).

Si sono pronunciati sulla questione:

Entrambi hanno concordato sull’interpretazione dell’art. 50 in linea con i principi della normativa dell’Unione Europea, che consente alle amministrazioni aggiudicatrici di ricorrere anche alle procedure aperte o ristrette, come previsto dalla Direttiva 2024/24/UE.

Tuttavia, pur essendo chiara l’apertura delle direttive europee, il Codice nazionale sembra dettare disposizioni diverse e, proprio per questo motivo, sarebbe stato opportuno modificare il verbo dell’art. 50, comma 1, durante il processo di revisione del Codice.

In Italia, però, si è ormai abituati a circolari che reinterpretano norme primarie. La famosa circolare del MIT ha mitigato l’obbligo implicito, creando un “obbligo-non obbligo” che la maggior parte delle stazioni appaltanti ha accolto. Secondo ANAC, nel 2023, su 267.403 appalti di importo pari o superiore a 40.000 euro, le procedure semplificate sono state utilizzate 208.954 volte:

  • 49,6% affidamento diretto;
  • 28,5% procedure negoziate senza previa pubblicazione di bando.
  • Considerando anche gli appalti sotto i 40.000 euro, gli affidamenti diretti rappresentano oltre il 90% del totale.
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