Qualificazione stazioni appaltanti: online il nuovo report ANAC
L'Autorità conferma la piena efficacia del sistema previsto dal nuovo Codice dei Contratti. Cresce il numero di adesioni delle SA precedentemente qualificate con riserva
A un anno esatto dall’acquisizione della piena efficacia del nuovo Codice Appalti, sono 4.541 le stazioni appaltanti che risultano qualificate, a cui bisogna aggiungere 8.063 amministrazioni convenzionate alle 494 centrali di committenza operative.
Qualificazione stazioni appaltanti: online il nuovo report ANAC
Sono questi i dati principali del report Anac sulla qualificazione delle stazioni appaltanti al 30 giugno 2024, che indica una piena operatività del sistema, e in generale dell’e-Procurement.
Il documento riporta i dati sul sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza introdotto con gli articoli 62 e 63 del d.lgs. n. 36/2023 e con quanto previsto dall’allegato II.4 dello stesso Codice dei Contratti Pubblici.
Il servizio per la presentazione delle istanze di qualificazione da parte dei soggetti interessati è attivo sul sito dell'ANAC da giugno 2023 ed è stato recentemente aggiornato. Da marzo 2024, le amministrazioni interessate possono:
- richiedere la qualificazione per entrambi i settori di “lavori” e “servizi e forniture” presentando due istanze distinte, differenziando così i dati sulla base al settore selezionato, come ad esempio l’attività di centralizzazione della committenza, la disponibilità a svolgere procedure per altre stazioni appaltanti, le competenze e la formazione del personale della struttura organizzativa stabile (SOS);
- finalizzare l’iscrizione a regime nel caso siano qualificate con “riserva” (scaduta ormai il 30 giugno 2024), con l’attribuzione dei punteggi relativi ai requisiti delle “gare svolte”, delle “comunicazioni all’ANAC” e dell’“uso della piattaforma telematica”, inserendo sia le procedure di affidamento per le quali il relativo CIG sia stato acquisito nel quinquennio di riferimento 2018- 2022, sia quelle relative al periodo nel quale la stazione appaltante ha beneficiato della qualificazione con “riserva".
AANC inoltre segnala che dal 1° luglio 2024:
- il servizio è stato aggiornato per consentire l’applicazione dei criteri di attribuzione dei punteggi previsti nell’art. 3, comma 2 dell’All. II.4 per i “lavori” e nell’art. 5, comma 2 dell’All. II.4 per i “servizi e forniture” in sostituzione di quelli più favorevoli stabiliti, limitatamente al primo anno di qualificazione, rispettivamente nell’art. 3, comma 3 e nell’art. 5, comma 4 dell’All. II.4;
- i nuovi criteri vengono applicati, come richiesto dalle previsioni normative citate, a tutte le nuove istanze di qualificazione che saranno inserite da parte delle amministrazioni interessate, comprese quelle provenienti da soggetti qualificati con “riserva” comma 4 non qualificatesi per via ordinaria entro il mese di giugno 2024.
Infine dal 1° gennaio 2024, la qualificazione con riserva è ammessa solo sulla base delle previsioni di cui all’art. 63, comma 13 del d.lgs. 36/2023 al fine di “consentire alla stazione appaltante e alla centrale di committenza, anche per le attività ausiliare, di acquisire la capacità tecnica ed organizzativa richiesta”. Si tratta di una riserva a carattere eccezionale, che viene rilasciata previa presentazione, via PEC, di specifica domanda da parte dei soggetti interessati, successiva istruttoria e conseguente delibera dell’ANAC.
Qualificazione stazioni appaltanti: i dati al 30 giugno 2024
Al 30 giugno 2024, il totale delle amministrazioni qualificate si è attestato a 4.541 unità, con una variazione percentuale rispetto al trimestre precedente pari a +6%.
In base ai dati aggiornati al 14 luglio 2024, 56 amministrazioni delle 202 la cui qualificazione con riserva è decaduta il 1° luglio 2024 si sono qualificate per via ordinaria a dopo tale data, di cui 31 per entrambi i settori e 25 per un solo settore.
Oltre il 60% delle amministrazioni sono qualificate per entrambi i settori. Il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “lavori” si attesta a 3.258 unità (di cui 425 solo per “lavori” e 2.833 per entrambi) mentre il totale delle amministrazioni qualificate per il settore dei “servizi e forniture” si attesta a 4.116 unità (di cui 1.283 solo per “servizi e forniture” e 2.833 per entrambi).
Circa il 60% delle amministrazioni sono qualificate per il livello massimo L1/SF1 e tale percentuale raggiunge oltre l’80% nel caso dei soggetti che svolgono funzioni di centralizzazione delle committenze.
Il numero dei soggetti abilitati per i contratti di partenariato sono pari al 38% del totale nel caso dei “lavori” e al 36% nel caso dei “servizi e forniture” quindi, anche in questo caso non si rilevano sostanziali differenze tra i due settori.
Considerando entrambi i settori di qualificazione, il numero complessivo delle centrali di committenza qualificate per un settore o per entrambi è pari a 551 (CF univoci per Lavori e per Servizi e Forniture). Le amministrazioni convenzionate a tali CC sono 8.063. Le CC che operano in entrambi i settori sono 433, di cui 424 hanno dichiarato di avere lo stesso numero di amministrazioni convenzionate per entrambi i settori.
Le regioni nelle quali risulta concentrata una quota di SA qualificate rispetto al totale nazionale superiore al 10% sono la Lombardia e la Campania per i lavori, la Lombardia e il Lazio per i servizi e forniture. Se spostiamo l’attenzione sulle Centrali di Committenza, con la stessa quota troviamo per i lavori solo la Lombardia e per i servizi e forniture la Lombardia e l’Emilia-Romagna.
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