Qualificazione delle stazioni appaltanti: il nuovo report ANAC

Al 31 dicembre 2024 risultano più di 4.600 amministrazioni qualificate, ma il nuovo assetto del procurement pubblico è ancora in evoluzione

di Redazione tecnica - 21/03/2025

Qualificazione: livelli e criteri di attribuzione

Ricordiamo che ad oggi, anche dopo i cambiamenti introdotti dal D. Lgs. 209/2024 (“Correttivo al Codice degli Appalti”) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2025, i livelli di qualificazione per il settore di qualificazione “LAVORI” (L) e “SERVIZI E FORNITURE” (SF) sono tre:

  • Livello 1 (L1/SF1) – Punteggio superiore a 50 punti, consente di gestire gare di qualsiasi importo;
  • Livello 2 (L2/SF2) – Punteggio tra 40 e 50 punti, consente la gestione di gare di importo intermedio;
  • Livello 3 (L3/SF3) – Punteggio tra 30 e 40 punti, livello minimo per poter operare come stazione appaltante.

Un aspetto interessante riguarda le amministrazioni qualificate con riserva (art. 63, comma 13 del d.Lgs. n. 36/2023) possibilità ammessa inizialmente dal Codice Appalti per consentire alle PA di acquisire la capacità tecnica necessaria.

Dal 1° luglio 2024, questa possibilità è ammessa solo in via eccezionale e previa istruttoria ANAC. Il report evidenzia che al 31 dicembre 2024 47 amministrazioni risultavano qualificate con riserva, con l’obbligo di completare il percorso per la qualificazione ordinaria.

Competenze e formazione dei dipendenti

Altro punto fondamentale del report riguarda il livello di competenze e formazione delle amministrazioni qualificate. Il sistema di qualificazione attribuisce un peso rilevante alla capacità del personale, valutata su parametri come:

  • numero di dipendenti con lauree specialistiche o diplomi tecnici;
  • iscrizione ad albi professionali;
  • esperienza specifica nella gestione di gare pubbliche;
  • formazione continua su procedure d’appalto e digitalizzazione.

Dall’analisi ANAC emerge che il livello di preparazione del personale è direttamente proporzionale al livello di qualificazione ottenuto: le amministrazioni con livello L1/SF1 hanno un numero significativamente più alto di professionisti qualificati rispetto a quelle con livello L3/SF3.

 

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