Rebus bonus edilizi: dieci casi risolti

Molti cambiamenti, poche certezze: come applicare correttamente una normativa in continua evoluzione? Ecco alcuni casi risolti dal nostro esperto

di Luciano Ficarelli - 23/05/2024

Rebus bonus edilizi: il terzo caso risolto

Un contribuente, in data 20 settembre 2022 ha sottoscritto un compromesso per l’acquisto di un appartamento che fa parte di un edificio completamente ristrutturato da un’impresa edile che ha presentato la richiesta del Permesso di Costruire il 30 luglio 2022. I lavori sono andati molto a rilento e si prevede che la fine lavori dell’intero fabbricato avvenga nei primi mesi del 2025. L’impresa, per non perdere l’opportunità di concedere il “sisma bonus acquisti” al futuro acquirente (possibile solo se l’atto di compravendita sia stipulato entro il periodo di vigenza dell’agevolazione, cioè entro il 31 dicembre 2024), considerato che alla data del 31.12.2024 è certo di asseverare la riduzione del rischio sismico e il collaudo, decide di cedere l’appartamento classificandolo in una categoria catastale ''fittizia''. In questo caso, il promissario acquirente potrà ottenere lo sconto sulla fattura al momento dell’acquisto dell’appartamento anche se i lavori di finitura non sono completati.

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