Responsabilità progettuale: la nuova era dopo il correttivo al Codice Appalti

Il Principio del favor contractus e le innovazioni in materia di esternalizzazione della progettazione dopo il correttivo al D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)

di Pietro Grosso - 25/02/2025

Implicazioni per il RUP e vincoli contrattuali

Con questa innovazione normativa, il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) assume un onus specifico, consistente nella predisposizione e verifica della clausola espressa nei contratti con i progettisti. Tale clausola introduce un obbligo di reintegrazione specifica, configurandosi come una peculiare ipotesi risarcitoria in favore della stazione appaltante.

La ratio juris della norma risiede nella necessità di coniugare tutela patrimoniale della Pubblica Amministrazione e responsabilità professionale, evitando il ricorso ad azioni giudiziali dispendiose mediante un meccanismo di composizione transattiva. Il principio giuridico enunciato trova la sua ragion d'essere nella necessità di bilanciare due interessi fondamentali:

  1. la tutela patrimoniale della Pubblica Amministrazione:
    • si evita che l'ente pubblico debba affrontare spese ingenti per contenziosi derivanti da errori progettuali o esecutivi;
    • si promuove la gestione efficace delle risorse pubbliche, evitando sprechi e inefficienze;
  2. la responsabilità professionale dei soggetti coinvolti:
    • il meccanismo normativo impone un onere di diligenza su progettisti, direttori dei lavori e appaltatori;
    • si incentiva la risoluzione delle controversie in via preventiva o attraverso forme di composizione transattiva, riducendo il ricorso a contenziosi lunghi e dispendiosi.

La logica è conforme al principio favor contractus, sed cum iustitia, mirando a garantire una corretta esecuzione delle opere pubbliche. Questa espressione sintetizza il delicato equilibrio tra l'interesse alla stabilità e alla continuità del contratto (favor contractus) e la necessità che tale esecuzione avvenga nel rispetto della giustizia e della legalità (cum iustitia).

  • Il principio favor contractus spinge a evitare la risoluzione automatica o eccessivamente rigida dei contratti pubblici, privilegiando invece soluzioni che permettano il completamento delle opere.
  • Tuttavia, tale favor non deve tradursi in una deresponsabilizzazione dei soggetti coinvolti: il contratto deve essere rispettato con giustizia, garantendo la qualità delle opere e la tutela dell’interesse pubblico.

In definitiva, il meccanismo previsto dalla norma mira a prevenire criticità nell’esecuzione dei contratti pubblici, imponendo un onus ben definito sulle parti coinvolte affinché l’opera venga realizzata nel rispetto degli standard qualitativi e senza pregiudicare l’efficacia dell’azione amministrativa.

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