Responsabilità progettuale: la nuova era dopo il correttivo al Codice Appalti
Il Principio del favor contractus e le innovazioni in materia di esternalizzazione della progettazione dopo il correttivo al D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)
Limiti costituzionali e clausola di inammissibilità delle esenzioni
Il Consiglio di Stato, richiamando l’art. 23 della Costituzione, ha sottolineato come la norma si configuri quale soluzione negoziale conforme ai principi costituzionali, evitando il rischio di imposizione coattiva di prestazioni personali. In tal senso, la previsione di un obbligo transattivo consente di superare l’eventuale inapplicabilità di sanzioni coercitive dirette nei confronti del progettista.
La seconda parte della norma sancisce, con una severità maggiore rispetto all’ordinaria disciplina civilistica ex art. 1229 c.c., la nullità di ogni patto che escluda la responsabilità del progettista, anche in caso di colpa lieve. Tale impostazione si allinea al principio nemo ex sua turpitudine commodum reportare potest, impedendo ogni forma di deresponsabilizzazione contrattuale.
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